Il linguaggio del corpo e la comunicazione inconsapevole di Greta Thunberg

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Greta Thunberg
Greta Thunberg

Il laboratorio NeuroComScience, diretto dalla dott.ssa Jasna Legisa e specializzato in analisi comportamentale, ci ha scritto informandoci di aver analizzato Greta Thunberg utilizzando le tecniche e i metodi scientifici di lettura delle emozioni e del comportamento non verbale. Pubblichiamo il contributo con lo scopo di aprire anche una discussione al riguardo dell’estratto dell’analisi pervenutaci, che di certo non ha valore esaustivo.

Il direttore

La comunicazione inconsapevole di Greta Thunberg

Greta Thunberg, la 16-enne attivista svedese contro il cambiamento climatico è negli ultimi giorni sulla bocca di tutti. La giovane spopola in prima fila nelle più grandi città europee, soprattutto tra i coetanei che la seguono e supportano come loro leader. La sua lotta è iniziata già nel 2018, quando ha iniziato il suo personale sciopero e ha ben presto attirato l’attenzione dei vari media, che l’ha portata faccia a faccia con i capi di governo di tutto il mondo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove grazie al suo discorso è stata proposta per il Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi.

Ma tra i suoi critici ci sono quelli che cercano di screditarla soprattutto per i suoi asserviti problemi mentali, essendole stata diagnosticata la Sindrome di Asperger, disturbo pervasivo dello sviluppo che, tra le altre, comprende notevoli problemi di interazione sociale, nella comunicazione non verbale e anche una mancanza di empatia.

ANALISI

Il Laboratorio Neurocomscience ha effettuato una breve analisi delle sue espressioni facciali più comuni, evidenziando una prevalenza di espressioni di rabbia e disprezzo durante le sue numerose apparizioni in pubblico.
In particolare Greta contrae frequentemente i muscoli della fronte, in particolare il muscolo corrugatore del sopracciglio, il depressore del sopracciglio e il procero; in gergo tecnico inerente al sistema di codifica, si tratta del Movimento 4. Stringe spesso anche il muscolo orbicolare dell’occhio nella parte interna (c.d. Movimento 7), assottigliando l’apertura oculare, assieme alla tensione delle labbra (c.d. Movimento 23 o 24). Sono azioni collegata alla rabbia.

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Un altro movimento ricorrente è quello del sorriso di disprezzo, ovvero lieve stiramento delle labbra, con le fossette (c.d. Movimento 14). Talvolta si presenta anche un veloce arricciamento del naso (c.d. Movimenti 9 o 10) che denota il disgusto.

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L’altra tipologia frequente sul suo volto è il sorriso sociale caratterizzato dall’innalzamento degli angoli della bocca (c.d. Movimento 12), ma senza il coinvolgimento del muscolo degli occhi (c.d Movimento 6), tipico del sorriso di gioia.page3image15853520

Esaminando oltre 200 video e foto, si osserva che Greta presenta più frequentemente le espressioni delle emozioni negative rispetto a quelle positive. Alla sua età, le emozioni positive, espresse con il sorriso di gioia, dovrebbero essere più frequenti, perché fondamentali per uno sviluppo dell’equilibrio emozionale.

http://lab-ncs.com/

Ufficio stampa NeuroComScience