Affrontare con coraggio le difficoltà, superarle e ripartire è possibile: è questo il messaggio che l’Amministrazione comunale vuole lanciare al mondo, a partire dall’esempio di resilienza da una parte dei veneziani, colpiti duramente dall’acqua alta eccezionale del 12 novembre scorso, e dall’altra delle donne vittime di violenza, in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre a loro dedicata. Un messaggio reso ancora più significativo perché sarà rinnovato, in occasione della messa in scena, domenica sera, dell’opera verdiana “Don Carlo”, al Teatro La Fenice, simbolo per eccellenza della rinascita.
A presentare l’iniziativa sono state questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Municipio a Mestre, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, la vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, e le consigliere comunali Lorenza Lavini, Deborah Onisto, Giorgia Pea e Chiara Visentin.
Domenica 24 – hanno spiegato le promotrici a nome dell’Amministrazione – sarà consegnato agli spettatori del teatro veneziano un biglietto che ha per sfondo un’immagine di Piazza San Marco sommersa dall’ “acqua granda” dei giorni scorsi: un gesto semplice per rinnovare l’appello a contribuire fattivamente ad aiutare Venezia. “La nostra città ferita in questi giorni – ha evidenziato Colle – ci ricorda in qualche modo le molte donne che subiscono violenza, alle quali il Comune di Venezia dedica grande attenzione grazie agli appuntamenti di ‘Novembre donna’: a loro e a Venezia va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto”.
“Quella contro la violenza sulle donne – ha poi aggiunto Damiano – è una battaglia che va combattuta sul piano culturale: ben venga dunque questa iniziativa che unisce un evento culturale di rilievo come la prima del Don Carlo alla Giornata internazionale dedicata alle donne vittima di sopruso e alla tragica acqua alta che ha provato così duramente la città”.
Sul significato anche simbolico dell’iniziativa, ospitata proprio nel teatro che, non solo per il nome che porta ma per la storia che ha vissuto, è stato più di ogni altro esempio di resilienza, proprio come Venezia, si è soffermato l’intervento di Onisto, mentre Lavini, dopo aver ricordato che con il Don Carlo, che il soprintendente Ortombina ha definito ‘storia di uomini e donne che affrontano le difficoltà di tutti i giorni’ si ricordano i 15 anni dalla riapertura della Fenice dopo l’incendio, ha espresso il suo augurio a Venezia e suoi abitanti, “perché possa, come la leggendaria fenice, risorgere dalle proprie ceneri”. All’appello a contribuire a questa rinascita si è unita la consigliera Visentin, che ha ringraziato quanti già hanno dimostrato grande generosità e ha rinnovato l’invito a dimostrare concretamente il proprio amore per Venezia. Apprezzamento per l’iniziativa è infine stato espresso dalla consigliera Pea, che ha parlato di felice connubio tra cultura e salvaguardia di Venezia.
Per chi volesse effettuare una donazione per Venezia, colpita da un’alta marea eccezionale
Venezia, 22 novembre 2019