Confermate le previsioni meteo che tra oggi e domani sera vedono sul Veneto fase di tempo perturbato con precipitazioni più consistenti sulle zone centro-settentrionali, anche a carattere di rovescio o locale temporale specie verso la costa. Quantitativi anche abbondanti su zone montane, pedemontane e localmente sulla pianura nord-orientale, locali massimi anche molto abbondanti sulle Prealpi. Quota neve in graduale rialzo fino a 1800/2000 m nella giornata di domenica. Rinforzo dei venti di scirocco sulla costa e in quota.
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione civile del Veneto ha, pertanto, emesso un avviso di criticità che conferma lo stato di pre-allarme (allerta arancione) nelle aree del Delta del Po, interessate dalla propagazione dell’onda di piena del fiume. Nel tratto Veneto dell’asta del fiume Po il transito dell’onda di piena determinerà l’allagamento delle aree golenali non difese da argini, con interessamento delle attività, degli insediamenti, delle infrastrutture ivi presenti. È stato raccomandato ai Comuni ed agli Enti gestori di interdire l’accesso alle golene aperte e chiuse compreso l’utilizzo delle piste ciclabili ivi presenti, e di mantenere la massima attenzione lungo il corso d’acqua. E’ stato, inoltre, raccomandato di valutare l’interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche presenti sui rami di Po, nonché di provvedere eventualmente alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. L’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) raccomanda a tutti gli Enti gestori dei ponti ed attraversamenti di volersi attivare per il mantenimento della piena officiosità delle sezioni d’alveo in corrispondenza dei manufatti di propria competenza e delle zone limitrofe, eliminando ogni ostacolo rappresentato dal materiale solido trasportato depositatosi nei pressi delle strutture suddette soprattutto in corrispondenza delle pile.
Stato di preallarme (allerta arancione) decretato anche per le aree alpine e prealpine (Alto Piave, Piave pedemontano, Alto Brenta- Bacchiglione-Alpone, Monti Lessini e bacino del Garda) per possibili criticità nella rete idraulica minore e ai sistemi fognari e, in conseguenza delle precipitazioni abbondanti dei giorni scorsi, per la possibilità d’innesco di fenomeni franosi sui versanti.