Venerdì 29 novembre a Palazzo Trissino presentazione del libro su Ferdinando Tacoli

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Venerdì 29 novembre, alle 17 nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, sarà presentato il libro “Ferdinando Tacoli. Il marchese partigiano” di Sergio Sarti.

L’incontro è promosso e organizzato dall’assessorato alle attività culturali e museali del Comune di Vicenza.

La figura di Ferdinando Tacoli, il suo contributo al movimento di liberazione, ma anche il ruolo delle famiglie vicentine come quelle dei Tacoli e dei Del Din, nelle vicende del biennio 1943-1945, sono ricostruiti con ricchezza di documentazione nella biografia di Sergio Sarti. Pubblicata per la prima volta nel 1993, è uscita quest’anno per una seconda edizione ampliata, a cura di Roberto Volpetti, presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo di Udine, e Roberto Tirelli, ricercatore storico.

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Giovanni Periz, i due curatori Volpetti e Tirelli interverranno per una presentazione a due voci sulla famiglia Tacoli (verrà ricordata anche la sorella di Ferdinando, Maria Pia, dal cui diario sono riportati numerosi stralci nel libro) e sull’esemplare testimonianza della vita del “marchese partigiano”.

L’ingresso è libero.

Ferdinando Tacoli

Ferdinando Tacoli (1921-1944), nato a Vicenza a Villa Guiccioli dove oggi è situato il Museo del Risorgimento, era un giovane privilegiato, di famiglia nobile e ricca, brillante negli studi. Aveva cominciato a frequentare chimica industriale negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando fu chiamato alle armi nel 23° Reggimento Artiglieria in Jugoslavia. L’8 settembre 1943 si trovava a Godovici nei pressi di Postumia; costretto a partire da lì, con gli altri soldati raggiunse Udine a piedi, dov’era il comando del Reggimento, riuscendo a lasciare la caserma poco prima che arrivassero le truppe tedesche. Qualche giorno più tardi, con il fratello, si univa al gruppo che avrebbe in seguito concorso alla formazione della Brigata Osoppo Friuli. Da qui ha inizio il suo impegno che lo avrebbe portato a diventare uno dei protagonisti della Resistenza friulana.