Parte a Vicenza il Progetto Smart Working di IEG: ridotte emissioni e traffico

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da sinistra, Giovanni Battista Comiati Segretario Generale FISASCAT CISL Vicenza, Roberto Frizzo Segretario Generale UILTUCS Vicenza; Silvia Fabbri Direttore Risorse Umane di Italian Exhibition Group; Carlo Costa Group CFO Italian Exhibition Group.

Benefici per i lavoratori ma anche per la comunità e l’ambiente grazie a ridotte emissioni e traffico. Il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna monitorerà la sperimentazione.

Gli attuali sistemi tecnologici permettono prestazioni a distanza, consentendo al lavoratore di essere presente e performante nel lavoro senza venire meno agli impegni legati all’economia famigliare. Allo stesso modo il lavoro agile annulla i tempi di spostamento casa-lavoro e contribuisce alla tutela ambientale, riducendo emissioni e traffico.

Su queste basi, parte anche a Vicenza il Progetto Smart Working che IEG – Italian Exhibition Group, società quotata al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, ha definito insieme alle rappresentanze sindacali CISL FISASCAT e UILTUCS per proporre ai dipendenti un modello innovativo e orientato alla reciproca soddisfazione.

IEG completa quindi l’impegno preso nei tre Contratti Integrativi Aziendali sottoscritti con i dipendenti delle sedi di Rimini, Milano e Vicenza, avviando sul plant berico la fase sperimentale del progetto di Smart Working dedicata in particolare a quella parte di popolazione aziendale interessata da un pendolarismo accentuato, da esigenze di vicinanza ai figli nella preadolescenza o ai genitori bisognosi di assistenza.

La presentazione del progetto è avvenuta oggi a Vicenza nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di Carlo Costa, Group CFO Italian Exhibition Group, Silvia Fabbri, Direttore Risorse Umane di IEG, Giovanni Battista Comiati, Segretario Generale FISASCAT CISL Vicenza, Roberto Frizzo, Segretario Generale UILTUCS Vicenza. L’accordo è stato infatti reso possibile anche grazie alla propositività e collaborazione delle OO.SS.

Sul plant fieristico di Vicenza lavorano circa 90 dei 300 dipendenti di IEG, operativi anche nelle sedi di Rimini Fiera, Rimini Palacongressi e Milano. Le donne rappresentano il 66% della popolazione lavorativa e la presenza di donne manager è diffusa in tutti i ruoli di responsabilità dell’azienda. Fino al 31 dicembre 2020 – quando terminerà la fase sperimentale – il 7% della popolazione aziendale vicentina potrà testare la nuova impostazione con la possibilità di prestare attività lavorativa da casa o da altri siti.

Il percorso sarà monitorato dall’Università di Bologna (Dipartimento di Sociologia) che analizzerà i benefici del progetto, sia in termini di effetti sulla produttività aziendale sia di miglioramento del work life balance. Ad oggi autorevoli studi confermano l’impatto positivo in termini di benessere e soddisfazione dei lavoratori coinvolti, nonché un effetto assolutamente positivo sulle performance aziendali.

“Se azienda e lavoratori – ha detto Carlo Costa – hanno il desiderio e la curiosità di guardare al rapporto di lavoro con occhi sempre nuovi, superando gli schemi tradizionali, è possibile inventarsi soluzioni win – win, cioè che siano al contempo utili e vantaggiose per i lavoratori e per l’azienda. Premessa fondamentale affinché questo si possa realizzare è che si sia costruito negli anni un rapporto solido con le OO.SS., fondato su reciproca capacità di ascolto, fiducia e rispetto che non devono venire meno anche quando le opinioni sono diverse”.

“Il Progetto Smart Working – ha spiegato in conferenza Silvia Fabbri, principale promotore del progetto per l’azienda – nasce dalla radicata convinzione che il work life balance sia un fattore decisivo per il successo dell’azienda, ricca di professionisti che esprimono creatività e capacità innovativa. Mantenere viva la passione per il lavoro è una mission di IEG, poiché la componente creativa è centrale nella maggior parte dei dipartimenti. Per esaltarla, privilegiamo la produttività misurabile e ciò genera una cultura aziendale che è alla base dei nostri successi in Italia e nel mondo”.

“Un lavoro costruito in questi anni grazie all’impegno delle Rappresentanze Sindacali Aziendali, che candida il nostro territorio ad essere pioniere e riferimento per nuovi percorsi di una moderna contrattazione integrativa, nei settori del terziario e dei servizi”, ha sottolineato Giovanni Battista Comiati, Segretario Generale FISASCAT CISL Vicenza. “Rappresentare i lavoratori vuol dire anche saper cogliere le sfide e le opportunità della modernità, leggendole in chiave di tutela, di bene comune e di sostenibilità. Tutto questo per rispondere al meglio alle necessità di chi rappresentiamo”, ha ribadito Roberto Frizzo, Segretario Generale UILTUCS Vicenza. “Questo è stato il nostro faro nel perseguire la realizzazione dell’accordo sul Progetto Smart Working, delineato fin dall’ integrativo di cui abbiamo trovato oggi il recepimento tecnico. Siamo certi – hanno concluso Giovanni Battista Comiati e Roberto Frizzo – si possa rivelare uno strumento utile e riteniamo possa essere un ulteriore segnale dell’ attenzione di questo territorio ad un nuovo e moderno concetto di welfare”.

I dipendenti di IEG coinvolti apparterranno a settori aziendali la cui produttività risulta più facilmente misurabile e, soprattutto, non necessitanti di quei supporti tecnologici disponibili solo presso le sedi aziendali. Tutti i beneficiari saranno formati ad hoc su sicurezza, privacy, informatizzazione, oltre che sulla specifica gestione del lavoro agile. Lo Smart Working verrà utilizzato per un giorno a settimana e le giornate, definite dal lavoratore in accordo con il proprio responsabile, saranno programmate con cadenza bisettimanale.

“Lo smart working è un tassello che si aggiunge ai tanti altri strumenti messi in campo negli anni da IEG per rendere più efficiente, produttivo e sostenibile il rapporto lavorativo” – ha proseguito la Fabbri – come l’orario flessibile su base settimanale anziché giornaliera in modo che il lavoratore si organizzi per essere presente nei giorni in cui vi è maggiore necessità. A ciò si aggiunge il sistema della Banca delle ore che permette di trasformare una parte delle ore di straordinario prestato in ore di permesso da fruire nei periodi di minore intensità lavorativa, strumento preziosissimo per chi, come noi, svolge una attività soggetta ad una elevata variabilità dei picchi lavorativi”.

Da evidenziare in IEG anche l’attenzione alle mamme con l’inserimento nei Contratti integrativi aziendali di una percentuale doppia (dal 3% al 6%) di part time post maternità da concedere alle lavoratrici.

Un solido rapporto con le OO.SS. ha poi permesso a IEG in questi anni di individuare velocemente soluzioni che massimizzassero i benefici per lavoratori e azienda in tema fiscale grazie ad esempio alle normative che regolano i Flexible Benefits, come la “piattaforma Welfare” – che rende disponibile ai dipendenti una somma spendibile in beni e servizi in esenzione fiscale – sistema che in IEG è di importo superiore alla media, anche perché si sono dirottate su questo strumento risorse di istituti contrattuali fiscalmente più onerosi.