Dopo l’intervento di Giorgio Langella sulla richiesta di matrimonio alla fidanzata avvenuta la scorsa settimana nell’aula di Montecitorio e sul degrado oltre il limite del ridicolo delle istituzioni, che VicenzaPiu.com ha ospitato ieri, abbiamo chiesto un commento all’avvocato Pierantonio Zanettin.
Il decano dei parlamentari vicentini con Forza Italia è l’unico, dalle nostre parti, che non “spara” solo comunicati addomesticati o post auto elogiativi ma risponde sempre, anche alle domande su opinioni di chi, come il nostro opinionista di, antica ma vivida, sinistra, è di diversa cultura e formazione politica. Cultura e formazione abbiamo scritto…
Innanzitutto, on. Zanettin, era presente in quel momento in aula?
Si , direttore , ero presente ed ho assistito in diretta alla scenetta.
Come ha reagito?
Ho semplicemente sorriso. Ormai nel Parlamento italiano non c’è da stupirsi di niente. Sono stati sdoganati turpiloquio, infradito ed abbigliamenti balneari. Una proposta di matrimonio, tutto sommato, è comunque una cosa carina. Ho visto delle deputate che, dalla emozione, si asciugavano le lacrime.
Non si è indignato quindi
Ho trovato paradossale che al richiamo all’ordine provvedesse il presidente Fico. Nella scorsa legislatura proprio il Movimento 5 Stelle, in una opposizione spesso scomposta, si è distinto per comportamenti poco rispettosi delle Istituzioni. Una sorta di legge del contrappasso.
Secondo Langella si è perso il senso della misura e del ridicolo.
Mio padre, che aveva partecipato alla Resistenza, fra i “partigiani bianchi”, e che si dichiarava orgoglioso di aver frequentato nell’immediato dopoguerra la Camilluccia, la scuola dei dirigenti della Democrazia Cristiana, mi ha trasmesso ed insegnato il rispetto e il culto quasi sacrale delle Istituzioni. Sono anche io avvilito per quanto vedo interno a me. Ma purtroppo credo non ci sia più nulla da fare. Il mondo interno a noi è cambiato.
Cari Langella e Zanettin, siccome la nostalgia non basta e non è da voi, cosa c’è da fare perché il mondo ri-cambi, non solo a botte di slogan, e magari torni ai tempi dei blocchi contrapposti, di idee e ideologie e non di stupidità come la richiesta di matrimonio alla Camera dei deputati e non in… camera da letto?