Pietre d’inciampo, manifestazione a Schio

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Non si placa a Schio la polemica sulle pietre d’inciampo, chieste per ricordare i morti nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale e bocciate dalla giunta comunale. Diverse associazioni hanno infatti aderito a una manifestazione organizzata per venerdì 6 dicembre in piazza dello Statuto per tornare a chiedere di posare le pietre d’inciampo. Ecco le associazioni che hanno aderito:

Associazione Partigiani&Volontari della Libertà “Livio Campagnolo” di Montecchio Precalcino. Centro Studi Storici “Giovanni Anapoli e Francesco Urbani Pat” di Montecchio Precalcino. Partito della Rifondazione Comunista – circolo “Pietro Tresso” di Schio e Federazione di Vicenza, Legambiente Schio Val Leogra, A.V.L. Associazione Volontari della Libertà di Vicenza, ANED – Associazione Nazionale Ex-Deportati nei Campi Nazisti – Segreteria Nazionale, ANED – Associazione Nazionale Ex-Deportati nei Campi Nazisti – Sezione Milano, Spi Cgil di Thiene, Spi Cgil di Schio, UIL di Vicenza, Comitato per le “Pietre d’Inciampo” – Milano, Coalizione Civica Schio, USB Vicenza, CGIL di Vicenza, Sezioni ANPI della Val Leogra: ANPI Malo, ANPI Santorso, ANPI San Vito di Leguzzano, ANPI Torrebelvicino, ANPI Valli del Pasubio, ANPI Schio, ANPI di Thiene, ANPI di Vicenza, Usb Vicenza.

Di seguito invece il comunicato di chi ha organizzato il flash mob, tramite Facebook, come si usa fare di questi tempi:

«Ciao a tutti.
Il Comune di Schio, nei giorni scorsi, ha rifiutato di posare diverse pietre d’inciampo in memoria dei cittadini scledensi morti nei campi di sterminio.
Contattando qualche amico e conoscente, in poco più di 24 ore siamo già diventati tanti, giovani e adulti, ad avere espresso la volontà di criticare questa scelta.
Sono stati creati dei blocchi di legno, per rappresentare simbolicamente le pietre d’inciampo. La nostra idea era di posare simbolicamente queste pietre d’inciampo, anche se sono fatte di legno, di fronte al Comune di Schio, per lanciare il messaggio “se non le volete posare voi, lo vogliamo fare noi”.

Ho preso contatto con le Associazioni partigiane che condividono questa iniziativa e si interesseranno della richiesta di autorizzazione. Questo mi permette di rendere pubblico l’invito e non ristretto a solamente qualche amico.
Sono invitati tutti e tutte coloro che condividono il messaggio espresso sopra: più siamo e più il segnale sarà forte. Vogliamo una partecipazione assolutamente pacifica, colorata e viva, evitando bandiere e stendardi perché il nostro è un messaggio che vuole includere e coinvolgere tante e tanti: chiunque condivida l’indignazione per il rifiuto del Consiglio comunale di Schio a deporre le pietre d’inciampo. Non vogliamo inutili strumentalizzazioni da parte di qualcuno: il nostro obiettivo è esclusivamente quello di ricordare dei cittadini, e di ricordare al Comune la gravità della sua decisione.

Questa iniziativa non ha partito né età. Nasce dall’esigenza di prendere parola e farlo attraverso la partecipazione di donne e uomini, ragazze e ragazzi.

VI ASPETTIAMO VENERDÌ 6 DICEMBRE ALLE ORE 18.00 DAVANTI AL COMUNE DI SCHIO, IN PIAZZA STATUTO. CI SI TROVA ALLE 18, E IL SIT-IN INIZIA ALLE 18.30.
MARTEDÌ 3 SI TERRÀ UNA RIUNIONE ORGANIZZATIVA, CI TROVIAMO ALLE 20.30 AL SECONDO PIANO DEL CIRCOLO OPERAIO DI MAGRÉ. LA RIUNIONE HA COME OBIETTIVO QUELLO DI COORDINARE IL MAGGIOR NUMERO DI SOGGETTI (ASSOCIAZIONI, GRUPPI, SIGLE SINDACALI) CON LO SCOPO DI PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO.
ABBIAMO CREATO UN INDIRIZZO E-MAIL APPOSTA PER RACCOGLIERE IN MODO FORMALE LA PARTECIPAZIONE DI QUALUNQUE ASSOCIAZIONE, ORGANIZZAZIONE, GRUPPO, SINDACATO AL SIT-IN CHE SI TERRÀ VENERDÌ. PER CONFERMARE LA VOLONTÀ DI ADESIONE DA PARTE DI CIASCUNO DI QUESTI, È NECESSARIO INVIARE UNA MAIL ALL’INDIRIZZO pietreinciamposchio@gmx.com. TUTTE LE MAIL DI ADESIONE CHE RICEVEREMO VERRANNO POI RESE PUBBLICHE SEMPRE QUI, SULLA PAGINA DELL’EVENTO FACEBOOK.

Chiunque abbia dei dubbi, mi contatti pure, risponderò il più dettagliatamente possibile. Grazie per l’appoggio e per la partecipazione!

E’ doveroso precisare una cosa: i partiti locali, di qualunque fazione, non riceveranno da noi un invito, onde evitare inutili strumentalizzazioni. Però, qualora questi esprimano l’intenzione di partecipare come partito al sit-in, saranno i benvenuti, tutti quanti. Come abbiamo già espresso, però, anche se la loro partecipazione è gradita, non vogliamo che al sit-in siano presenti bandiere di nessun tipo, poiché questo non preclude la loro condivisione al messaggio che vogliamo lanciare.
Ci auguriamo che a condividere questa iniziativa siano in tanti.

Ulteriore aggiornamento:
Probabilmente, l’idea iniziale deve cambiare leggermente. L’iniziativa delle pietre d’inciampo, che nasce a livello europeo quasi trent’anni fa, prevede che ogni pietra venga posata solo se i parenti lo richiedono in modo esplicito. Per questo, la nostra iniziativa per venerdì deve parlare di pietre in quantità generica, e al momento senza i nomi dei deportati scritti sopra. Ci stiamo muovendo e stiamo facendo il possibile per contattare i parenti delle persone che vogliamo ricordare, e chiedere il loro parere, poiché viene prima di tutto e, soprattutto, viene prima della nostra volontà di Ricordare. Poiché abbiamo poco tempo per contattare i loro parenti, e non sappiamo se questi sono d’accordo con l’iniziativa europea, in base alle loro importanti opinioni decideremo il numero di pietre da posare, e con quanti nomi. In ogni caso, se riusciamo a contattare tutti i parenti e nessuno vuole il nome del loro parente nelle pietre, poseremo insieme un unico blocco di legno, senza nomi, che diventerà simbolo di Memoria, carico della stessa importanza, visto che le nostre intenzioni sono solamente le due seguenti: Ricordare, prima di tutto, e poi far capire al Comune la gravità della sua decisione. Vi ringrazio per la comprensione».

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