“Sara quea porta che el caldo scapa fora”! Mia nonna me lo diceva sempre da piccolo, ma chissà cosa direbbe oggi nel vedere tutti quei negozi del centro con le porte spalancate e fuori un “fredo che becca”, inizia così l’interrogazione di Ciro Asproso.
Tenere le porte aperte rende più invitante l’esercizio commerciale – questo è quanto sostengono gli esperti di marketing – ma una prova in tal senso non è mai stata prodotta. Anzi, chi ha eseguito il test in Gran Bretagna, afferma che tra porte chiuse o porte aperte nulla cambia nella psicologia del consumatore. Sempre in Gran Bretagna, già nel 2010 fu avviata una campagna dal titolo “Close the door” che invitava gli empori a tenere le porte chiuse, sia d’estate che d’inverno, per il conseguimento del miglior risparmio energetico. Agli esercenti aderenti veniva fornita una vetrofania col logo “energy saving” e quale supporto tecnico dell’iniziativa fu affidato all’Università di Cambridge un monitoraggio sulle attività commerciali.
L’esito dell’indagine confermò l’efficacia della campagna di sensibilizzazione, le porte chiuse produssero un risparmio sui consumi energetici e di conseguenza un minor costo di gestione per i commercianti, mentre chi operava con le porte aperte, nonostante l’utilizzo delle “lame d’aria”, aveva difficoltà a raggiungere le condizioni di comfort termico e pagava tale inefficienza con un incremento del 25% in bolletta.
Ricordo bene le polemiche suscitate dall’ordinanza di Variati nel 2016, che vietava ai commercianti di tenere le porte aperte per far fronte all’aumento delle polveri sottili. Qualcuno arrivò persino a sostenere che non avendo la caldaia non produceva inquinamento, come se le pompe di calore non fossero ugualmente responsabili della produzione di CO2. Purtroppo, viviamo nella condizione di una vera e propria emergenza climatica e anche un piccolo gesto, all’apparenza insignificante, può determinare cambiamenti importanti.
Per questa ragione INTERPELLO il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente affinché:
? Si dia corso ad una campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico, corredata da una piccola “guida per non sprecare energia” coinvolgendo i cittadini, le Scuole e tutte le rappresentanze di categoria.
? Venga promosso un marchio “Negozio amico del clima”.
? Sia rinnovata l’ordinanza con obbligo di porte chiuse per tutti gli esercizi commerciali.
L’articolo Negozi con le porte aperte, Asproso: “contro l’emergenza climatica!” proviene da Parlaveneto.