“A parole tutti vogliono salvare Venezia, alla prova dei fatti si scopre chi in realtà persegue altri interessi”. Queste le affermazioni della deputata del Gruppo misto Silvia Benedetti, che continua: “oggi la Lega ha presentato un Ordine del Giorno al Dl Fiscale in cui si chiede la revisione dell’IMPI, l’imposta municipale propria delle piattaforme marine, appena istituita e forse una delle poche cose utili in questo decreto. Zaia ciarla dal Veneto dell’urgenza di salvare Venezia dal mare, mentre i suoi compagni di partito alla Camera chiedono di favorire le trivellazioni. Un vero e proprio lampo di genio se si pensa che la subsidenza delle coste venete ed emiliano-romagnole è direttamente correlata alle estrazioni di fluidi dal sottosuolo.
Consapevoli del fatto che le attività di estrazione avvengono comunque in Croazia, i leghisti pensano bene di aggiungerci anche il carico da novanta italiano, della serie “Siccome la Croazia fa una cosa che ci danneggia, incentiviamola anche noi. La subsidenza è un fenomeno studiato anche alle scuole elementari, quindi devo pensare che quel giorno i leghisti fossero assenti dalle lezioni. Non saprei come altro spiegarmi che vogliono salvare Venezia dalle acque facendola affondare: è come volersi rinfrescare d’estate accendendo un termosifone.”
“Per salvare veramente Venezia, invece fare di tanti proclami inutili per apparire sui social, i leghisti dovrebbero capire che ci troviamo di fronte ad un pesante cambiamento climatico, oramai attestato da molteplici fonti scientifiche. La priorità ora è quella di ridurre il prima possibile le emissioni di gas serra, incentivando le fonti rinnovabili e non quelle fossili. L’ODG fortunatamente è stato bocciato, ma il suo testo è l’ennesima riprova del fatto che la Lega, qualora si trovasse al governo, effettuerebbe scelte allucinanti e deleterie per l’ambiente”, termina Benedetti.
L’articolo Silvia Benedetti (misto): “La Lega pensa di salvare Venezia favorendo le estrazioni dall’Adriatico” proviene da Parlaveneto.