In un’inchiesta del settimanale l’Espresso sui finanziatori di Fratelli d’Italia intitolata “I soldi di Giorgia Meloni: ecco tutte le lobby che finanziano Fratelli d’Italia” compare l’Associazione Cacciatori Veneti che avrebbe versato 70mila euro al partito di Giorgia Meloni.
“Si tratta di un’attività lecita – intervengono sul caso i Consiglieri regionali del Partito Democratico il capogruppo Stefano Fracasso, Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon – e nel cui merito non vogliamo entrare; restiamo invece perplessi sull’opportunità di elargire un contributo di 64mila euro, per restare al 2018, a chi a sua volta può permettersi di versare una cifra superiore a una forza politica”.
“Il caso dell’Associazione cacciatori veneti – concludono gli esponenti Pd – mette in luce tutta le contraddizioni degli stanziamenti del bilancio della Regione e delle regole sul finanziamento ai partiti. Chi può permettersi 70mila euro di contributo a un partito non ha certo bisogno di soldi dalla Giunta per la propria attività”.
Nel frattempo il Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI Sergio Berlato oggi ha scritto una lettera urgente all’Assessore regionale alla caccia ed alla pesca Giuseppe Pan in merito alle nuove modalità di pagamento delle tasse di concessione regionali on line che dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio 2020, chiedendogli di non fare entrare in vigore questo obbligo.
“L’età media dei praticanti l’attività venatoria e la pesca – spiega Berlato – si è sensibilmente innalzata negli ultimi anni e questo elemento oggettivo porta a considerare la loro scarsa dimestichezza all’utilizzo dei sistemi informatici, con tutte le prevedibili difficoltà connesse e conseguenti”.
“Questa decisione – conclude il presidente – porterebbe ad un contraccolpo che andrebbe ad incidere ulteriormente sui rinnovi delle licenze di caccia e pesca, già preoccupantemente in calo negli ultimi anni”.