Nei campionati calcistici, il giro di boa rappresenta, a tutti gli effetti, un momento importante per tracciare un primo significativo bilancio stagionale. La lotta per la promozione diretta in Serie B pare già segnata in almeno due dei gironi della terza serie professionistica italiana: nel gruppo A, infatti, il Monza di Berlusconi ha preso il largo con ben 10 punti di vantaggio dalla più immediata inseguitrice; discorso analogo per il gruppo C, dove la Reggina ha distanziato il Bari, secondo in classifica, di 10 lunghezze.
Vicenza come da pronostico, Triestina grande delusione
Discorso totalmente differente, invece, nel gruppo B, quello che comprende anche il Vicenza, che resta il più equilibrato ed incerto. I biancorossi di Mimmo Di Carlo, grazie alla striscia positiva – attualmente in corso – di sei vittorie consecutive, hanno guadagnato la vetta della classifica, chiudendo il girone d’andata con un margine di 4 punti dal Carpi, che occupa attualmente il secondo posto. Un primato decisamente meritato, costruito, come nella migliore tradizione italica, partendo da una solida fase difensiva, testimoniata dal esiguo numero di reti subite: solo 9 in 19 partite disputate, la difesa meno perforata, di gran lunga, nel gruppo B.
Il Vicenza, però, può vantare anche il miglior attacco del torneo, anche se ad impressionare, al di là delle 32 reti realizzate, è il numero di calciatori che sono riusciti a segnare perlomeno una rete: ben 10. Il miglior marcatore biancorosso, Marotta, ha bucato la porta avversaria “solo” 7 volte, a testimonianza di come quella vicentina sia una vera e propria cooperativa del goal.
Se il Vicenza, indicato come una delle principali candidate alla promozione diretta in Serie B, ha rispetto fin qui i pronostici della vigilia, altrettanto non si può dire della Triestina, che diversi esperti consideravano la grande favorita del Girone B. Gli alabardati, infatti, si trovano in una posizione di classifica tutt’altro che entusiasmante: undicesimi, a quasi 20 punti di distacco dalla vetta della classifica.
Sfiorata la promozione lo scorso anno, quando perse la finale play-off dopo aver chiuso la regular season al secondo posto, la Triestina sembrava essersi decisamente rinforzata durante la sessione estiva del calciomercato: un attacco composto da Granoche, Mensah, Costantini e Ferretti pareva avere poco eguali. Il campo, però, ha completamente ribaltato i pronostici della vigilia. E ai Giuliani, ora, non resta che sperare in un buon piazzamento per risorgere nei play-off. Sempre che vengano raggiunti.
Carpi sorprendente: gli emiliani possono puntare alla promozione diretta?
Alla vigilia del torneo, però, altre due squadre erano state insignite del ruolo di possibili protagoniste: Padova e Piacenza. La squadra patavina ha rispettato, perlomeno per quanto concerne la posizione in classifica, i pronostici della vigilia. Il terzo posto non è assolutamente da disprezzare, anche se i biancoscudati sembrano aver preso una pericolosa china decadente: dopo il successo al Menti, gli uomini di Sullo hanno accusato qualche battuta d’arresto di troppo (sconfitte contro Sudtirol e Feralpi, pareggio a Gubbio) e si trovano, ora, abbastanza distanziati dalla vetta, complice anche una certa difficoltà nel trovare la via del goal.
Problema, quest’ultimo, che non riguarda Paponi, capocannoniere del torneo con 12 reti, uomo di punta del Piacenza di Franzini. Dopo un avvio di stagione assai deludente, gli emiliani hanna rapidamente risalito la china grazie ad una serie positiva – attualmente in corso – di sei partite senza sconfitte. La squadra del “Garilli”, però, accusa ben 11 lunghezze di ritardo dalla capolista Vicenza: pare assai complicato, di conseguenza, puntare alla promozione diretta, ma un posto di rilievo nella griglia play-off è decisamente alla portata dei piacentini.
Chi ha fatto letteralmente saltare il banco, emulando i più bravi giocatori di carte che scelgono solo ed esclusivamente il poker online migliore, è stato senza alcun dubbio il Carpi. La squadra carpigiana, infatti, pareva destinata ad un anonimo campionato di metà classifica, a causa della rivoluzione avvenuta all’indomani della rovinosa retrocessione dello scorso anno. I biancorossi, a dispetto dei pronostici di inizio stagione, si trovano al secondo posto, a sole quattro lunghezze di ritardo dalla vetta.
Situazione inimmaginabile alla fine di ottobre, quando il Carpi, reduce dal duplice ko nei derby contro Modena e Imolese, vivacchiava lontano dai quartieri alti del Girone B. Da due mesi a questa parte, però, un solo verbo sembra albergare nello spogliatoio degli uomini di Riolfo: vincere. E grazie ad una striscia, ancora aperta, di sette vittorie consecutive, il Carpi rappresenta, attualmente, la più pericolosa rivale per i biancorossi di Mister Di Carlo.