“Si tagliano alberi senza sapere perché” – questa la denuncia portata dai consiglieri comunali di Da adesso in poi Giovanni Selmo e Sandro Pupillo con un’interrogazione presentata ieri all’Amministrazione Rucco.
“Da quando si è insediata la Giunta di centrodestra assistiamo al sistematico abbattimento di alberature lungo le vie della nostra Città” – sostiene Selmo, “ultimamente ad esempio lungo via Btg. Val Leogra, in Viale Ferrarin e in Viale dal Verme, ma gli esempi sono tantissimi e sempre più residenti ci interpellano chiedono motivazioni che nessuno ha dato a loro e alla Città”
“Spesso la demolizione delle alberature è motivata dalla necessità di aumentare la sicurezza della circolazione” – spiega Lorenza Bressan del Direttivo di Da adesso in poi” – ma non esiste alcuno studio che indichi come la sola presenza di alberi lungo le strade provochi un aumento degli incidenti stradali: anzi, in città, in presenza di alberi, la velocità percepita cambia e si tende ad andare più piano”
“Venga spiegato in Commissione Territorio e alla Città qual’è la Strategia che questa Amministrazione intende seguire per una progettazione urbana più attenta alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico. Il criterio da seguire dev’essere il benessere dei cittadini, la tutela della biodiversità e la riduzione dell’artificializzazione degli spazi urbani” – ricordano Selmo e Pupillo.
“Sappiamo che tagli, potature e abbattimenti sono in molti Comuni programmati per fare prima e risparmiare. Riteniamo che queste pratiche siano certamente una questione di malamministrazione”
“La notizia dell’addestramento degli impiegati della Polizia Locale presso la Caserma Ederle ci lascia esterrefatti”, è quanto sostengono il capogruppo di “Da adesso in poi” Giovanni Selmo e il Presidente dell’associazione Nicola Fantin, condividendo totalmente le preoccupazioni espresse questi giorni anche dai sindacati di categoria.
“Da un punto di vista pratico – aggiungono Selmo e Fantin – i campi di intervento ai quali sono abituati i militari della Ederle sono scenari di guerra o al più contesti urbani statunitensi, dove la criminalità è ben più alta che da noi e i metodi di polizia sono riconosciuti essere molto meno efficienti”.
“Una formazione del genere potrebbe avere forse senso presso il Coespu di Via Medici e non presso la base militare di un altro Paese: da parte di una maggioranza guidata da partiti che fanno sfoggio dell’orgoglio sovranista, ci sembra una scelta quanto meno bizzarra. Ma soprattutto perché i nostri agenti si formano per attività che sono di competenza di altre forze di polizia, mentre non ricevono adeguata formazione per i ruoli dei quali sono gli unici responsabili sul territorio? L’impressione è che ogni nuova sparata sulla sicurezza in Città debba essere sistematicamente scaricata sulla Polizia Locale, che ovviamente non ha né gli strumenti né gli uomini per farvi fronte”.
L’articolo Interrogazioni sul Piano alberature e sull’addestramento vigili dai militari Usa, Dap contro la giunta Rucco proviene da Parlaveneto.