E’ di nuovo andata a segno a Vicenza la tattica del finto medico profugo siriano, a un anno di distanza da quello individuato dalla polizia; ma sono tante le persone rimaste truffate con questo tipo di raggiro, secondo le prime indagini della Questura, che ora sta indagando su questo surreale nuovo caso accaduto a un 55enne residente in città.
Nella precedente occasione a truffare era stato un immigrato serbo, già con precedenti per lo stesso reato ad altre vittime beriche, anche lui residente a Vicenza, che all’epoca era stato denunciato per aver sottratto 3 mila euro.
Stavolta, invece, il totale ammonta a una 130 mila euro con una serie di bonifici effettuati da settembre a novembre di quest’anno. L’incontro fatale è avvenuto all’uscita di una banca in centro a Vicenza: il facoltoso vicentino viene avvicinato da un uomo dalla carnagione mediorientale che racconta di essere un chirurgo siriano in fuga dalla guerra, con la moglie deceduta e due figli malati da mantenere, di cui uno in fin di vita.
Il finto profugo comincia a chiedere soldi in modo sempre più frequente, attraverso telefonate, messaggi e incontri in piazza Castello: il vicentino esegue fino a che il direttore della banca si accorge dei movimenti dal conto corrente e convoca il cliente, il quale solo allora si rende conto della truffa e denuncia l’accaduto.
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