Benessere, ecco le nuove tecniche per ridurre lo stress. Quando la medicina Orientale insegna

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La nostra vita frenetica ha spesso un effetto collaterale: lo stress. Sempre più persone vi soffrono e, alla ricerca del proprio benessere, non si accontentano più soltanto della medicina tradizionale. Alcune persone ricorrono a tecniche “alternative”, o meglio, complementari. Ce lo spiegano due professioniste. Loretta Claudia Guglielmi racconta come funziona il suo lavoro di pranoterapeuta, mentre Valeria Milan, Counselor Olistico Integrale specializzata in tecniche di Respiro spiega come funzionano alcune tecniche di rilassamento innovative.

In che cosa consiste il lavoro di pranoterapeuta? Su quali principi si basa?

Loretta Gugliemi: “Ringrazio per questa domanda, che da modo di fare una premessa importante: il nostro lavoro, in effetti, non andrebbe descritto come “medicina alternativa”. E’ un termine che contribuisce a diffondere una visione distorta, per questo oggi, ad esempio, si preferisce parlare di pranopratica più che di pranoterapia.

Quello che facciamo con le persone, infatti, è utilizzare delle tecniche precise per stimolare il loro sistema di rilassamento, e favorire il recupero e il mantenimento di un meccanismo interiore insito nell’Uomo: l’omeostasi, ossia la nostra tendenza naturale a mantenere sempre il miglior equilibrio fisico, psichico ed emotivo possibile. Queste tre sfere si influenzano a vicenda nella costruzione di questo equilibrio, ma naturalmente può accadere qualcosa che disturba questo bilanciamento: è solitamente il momento in cui insorgono l’eccesso di stress, un disagio o una malattia. Noi aiutiamo solamente ad attingere alla risorsa interiore che alcuni definiscono “capacità  di autoguarigione”, che è oggi ampiamente studiata da discipline scientifiche come la PNEI. Un po’ come un orologiaio, che unge le ruote di un meccanismo di per sè perfetto, ma che ogni tanto può incepparsi.

Quindi, potremmo dire che la medicina cura, si occupa del sintomo, mentre la disciplina bio-naturale come la pranoterapia può “rassodare il terreno” affinchè la cura possa dare il massimo beneficio, o affinchè uno stato di salute e benessere possano essere mantenuti. Perciò dovrebbe essere messa in campo in modo complementare alla medicina, non sostitutivo: In Italia se ne parla poco, ma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità  riconosce tanto il ruolo specifico quanto i limiti precisi delle discipline bio-naturali, e chiarisce come dovrebbero dialogare con la medicina nell’interesse di ogni singola Persona e del suo benessere”.

Cos’è una seduta di pranoterapia? Che cosa significa “riequilibrare i chakra”?

Loretta: “I chakra regolano il nostro campo bio-energetico personale, in poche parole il fluire della nostra energia vitale. Non sono percepibili con i cinque sensi senza un allenamento specifico, ma sono rilevabili da alcune tecnologie avanzate come la camera GDV, un apparecchio che può misurarne lo stato di “salute” ed equilibrio, usato in Russia anche in seno al sistema sanitario, o negli Stati Uniti a livello di ricerca sperimentale. Di fatto, possiamo immaginare i chakra come i diversi canali di una radio: ognuno è “ascoltabile” ad una frequenza precisa, fornisce e riceve informazioni sia da altri canali che dal mondo esterno, le interpreta e le ritrasmette. Queste informazioni sono influenzate dal nostro stato psicofisico, i nostri pensieri, le nostre emozioni, il nostro stato di salute, e ognuna di queste sfere influisce sull’equilibrio o il disequilibrio dei chakra. Riequilibrarli significa aiutare a trovare ordine in questo mare di informazioni; aiuta a essere più consapevoli di sé, dei propri bisogni, a farsi carico del proprio benessere e, come dicevamo prima, a predisporre il miglior terreno possibile per favorirlo o ripristinarlo. Il pranopratico fa questo: bilancia l’energia vitale con l’imposizione delle mani, mai a caso ma con tecniche apprese grazie a una formazione specifica, per aiutare a migliorare il proprio equilibrio personale”.

Che cosa è stato preso dalla medicina Orientale e cosa viene utilizzato qui da noi?

“La teoria su cui si forma il pranopratico tiene conto delle conoscenze orientali provenienti soprattutto dall’India e dalla Cina. Quindi, la descrizione del nostro sistema energetico basata appunto sui chakra, che ben conosce chi pratica Yoga, o i principi della Medicina Tradizionale Cinese, da cui deriva anche, ad esempio, l’agopuntura. Moltissimi terapeuti contemporanei, poi, hanno studiato i punti in comune fra questi saperi antichi con modelli di analisi occidentali e più recenti, che descrivono la psiche umana e le sue correlazioni con la struttura fisica e l’impiego della propria energia vitale. Sono queste conoscenze, unite fra loro, a dirci dove dobbiamo “mettere le mani”, a fornirci la mappa del sistema bio-energetico umano, le informazioni sul suo stato ideale di benessere, la comprensione di quali possono essere i suoi disequilibri e di come riportare equilibrio”.

Che differenza c’è tra uno studio “olistico” e un centro benessere? Come tipo di lavoro siete vicine agli operatori del benessere? Che cosa aggiungete in più?

Valeria Milan: “I centri benessere sono generalmente luoghi dove le persone vanno per ricavarsi del tempo per se stesse, per rilassarsi e per farsi una “coccola”, opzioni che sono sacrosante e utilissime nel nostro mondo che corre sempre. Il centro in cui noi operiamo propone piuttosto dei professionisti che, in modalità  multidisciplinare ossia collaborando insieme, offrono l’opportunità  di lavorare sugli aspetti di criticità  della persona, dai diversi punti di vista: fisico-mentale-emozionale-energetico. Gli operatori del benessere, nel loro lavoro, spesso partono dagli aspetti esterni della persona: l’estetica, la bellezza, il rilassamento fisico, per arrivare ad un piacersi interiore. Noi partiamo dall’opposto, l’orientamento è di far comprendere che piacersi dentro porta a piacersi fuori, ossia fare pace con noi stessi. Quello che aggiungiamo è la consapevolezza che più ci avviciniamo alla nostra essenza interiore e alla luce che emana, più l’esperienza di esistere si modificherà  di conseguenza”.

In che cosa consistono invece le tecniche di respirazione?

Valeria: “Le tecniche di Respiro proposte al centro sono condotte da me, che ho una specifica formazione a riguardo. Il Respiro Consapevole e altre pratiche di respirazione guidata derivano da antiche tradizioni orientali, alcune di esse sono state riprese e rimodulate da più ricercatori a partire dagli anni ’70. Si è scoperto che, attraverso uno di questi particolari metodi, è possibile non solo rilassare il corpo e scioglierne le eventuali rigidità, ma è anche verosimile favorire un progressivo rilascio di schemi somato-emotivi-comportamentali che, appresi anche in in tenerissima età come modalità respiratorie scorrette, portano a condizionare il modo di relazionarsi con se stessi e con il mondo. E’ importante chiarire che non è la modalità  respiratoria scorretta che porta al condizionamento; il modo di respirare scorretto diviene la risposta del corpo ad uno stimolo esterno troppo intenso per essere tollerato (specie e soprattutto quando siamo bambini e apprendiamo quella modalità). La stragrande maggioranza delle persone respira in modalità  ridotta o scorretta.

Gli altri approcci olistici che si possono trovare al centro riguardano percorsi di consapevolezza multidisciplinari condotti individualmente e con gruppi: Counseling, Pranoterapia, Meditazione, Astrologia, Medicina Quantistica, Nutrizione, Omeopatia, Qi gong, Rio Abierto”.

Dove si trova lo Studio IOD (Innovazione Olistica e sua Divulgazione) di Vicenza ?

“Il centro IOD ha la sua unica sede in una zona centralissima di Vicenza, precisamente in Contrà  Santa Barbara 6, a pochi metri da Piazza dei Signori”.

Info:

https://www.centroiod.org/

https://lorettaclaudiaguglielmi.it/

https://www.valeriamilan.it/

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