Il 75-80% degli ammalati di Alzheimer – si legge sul sito dell’associazione protagonista dello #SpazioAssociazioni di questa settimana – vive in famiglia: un’assistenza che richiede un impegno fisico, ma anche economico, affettivo, psicologico profondamente duro e spesso sfibrante. L’associazione Alzheimer Venezia nasce proprio per venire incontro alle esigenza delle persone affette da demenza e a quelle dei loro familiari, fornendo loro servizi di assistenza sociale.
Nata nel 1995 per iniziativa di un gruppo di persone composto per la maggior parte da familiari, medici, psicologi e operatori sociosanitari coinvolti nella gestione di ammalati di Alzheimer o altre forme di demenza, l’associazione può contare su 132 soci attivi e propone attività di stimolazione per i pazienti sia a livello cognitivo, per cercare di mantenere le capacità residuali, che a livello comportamentale, relazionale ed emotivo, aiutandoli a integrarsi nel gruppo. Gli interventi – spiegano i referenti dell’associazione – rappresentano anche uno strumento di sostegno per le persone che in famiglia si prendono cura dei malati, che possono contare su colloqui con lo psicologo e attività di counselling, per contrastare il rischio dell’isolamento sociale cui spesso vanno incontro proprio perché impegnati nell’assistere continua del loro caro.
“È bello – raccontano i volontari dell’associazione – vedere come persone che hanno perso molte abilità e che talvolta si sentono escluse dalla società, riescono a trovare nel gruppo una nuova forza e il desiderio di mettersi in gioco”.
Per poter iniziare a collaborare con Alzheimer Venezia è necessario capire quali sono le problematiche degli utenti e come è possibile aiutarli nelle semplici attività proposte. L’inserimento dei volontari avviene dopo un colloquio conoscitivo con la coordinatrice; requisiti essenziali sono in ogni caso sensibilità, capacità di ascolto e disponibilità ad aiutare.
Per maggiori informazioni visita il sito di Alzheimer Venezia
Sportelli dell’associazione sul territorio
Mestre, 23 gennaio 2020
