500 aziende top, PwC: nel 2018 ricavi in su a €55 mld per provincia di Verona e a €36 mld per Vicenza

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Aziende, le top 500 di Verona e Vicenza
Aziende, le top 500 di Verona e Vicenza

Le 500 maggiori aziende delle province di Verona e Vicenza, scrive nella nota che pubblichiamo PwC, hanno generato un fatturato cumulato pari rispettivamente a 55 e 36 miliardi di euro, segnando un altro anno di crescita rispetto agli aggregati omogenei analizzati lo scorso anno. La crescita percentuale del fatturato è del 4,28% e del 5,22% rispettivamente.

Il numero di aziende che hanno incrementato i loro ricavi corrisponde a circa il 70% nella provincia di Verona e il 72% in quella di Vicenza.

È quanto emerge dalla classifica Top 500 di Verona e Vicenza, un’analisi sulle performance economico finanziarie delle aziende delle due province realizzata dal Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona e PwC, in collaborazione con Athesis SpA, editore delle due testate L’Arena e il Giornale di Vicenza.

EBITDA e Risultato Operativo

Dal punto di vista delle marginalità si hanno invece dinamiche divergenti: le aziende veronesi nel loro complesso hanno fatto registrare un EBITDA in diminuzione del 5% circa, rispetto allo scorso esercizio, mentre è diversa la dinamica in provincia di Vicenza dove alla crescita del fatturato si è accompagnata anche una crescita dell’EBITDA di circa il 4,4%.

Gli EBITDA aggregati nelle due provincie sono comunque di tutto rispetto, attestandosi per Verona a 3,3 miliardi di euro e per Vicenza a 2,9 miliardi di euro. Il valore medio del margine in rapporto ai ricavi è del 6,1% per le aziende veronesi e del 8,2% per quelle vicentine. Se si compara la stessa grandezza con l’anno 2011 (primo anno in cui abbiamo dati comparabili a disposizione), si vede che la crescita è stata in valore assoluto di 1,1 miliardi di euro per Verona e di 0,7 miliardi di euro per Vicenza, con un indice medio di crescita annuale (CAGR) del 6% per Verona e del 4% per Vicenza.

Per quanto riguarda l’utile di esercizio, i dati sono ancora una volta molto confortanti per entrambe le province: a Verona l’89% delle top 500 aziende ha conseguito un utile, mentre a Vicenza la percentuale si assesta al 93%.

Sul fronte degli investimenti, il totale attivo risulta pari a circa 36,6 miliardi di euro con una crescita del 5,6% per le aziende veronesi, mentre è pari a 32,9 miliardi di euro in crescita del 4,5% per quelle vicentine.

Posizione finanziaria

La posizione finanziaria netta si attesta a 4 miliardi di euro per le aziende Veronesi e a 3,9 miliardi di euro per quelle vicentine. Dal 2011, anno in cui abbiamo dati comparabili, la posizione finanziaria netta delle aziende veronesi è migliorata di 1,1 miliardi di euro, mentre quella delle aziende vicentine di 2,2 miliardi di euro. Questo grazie alla costante propensione delle imprese delle due province a lasciare in azienda gran parte degli utili prodotti. L’aggregato dei patrimoni netti ha raggiunto i 13,9 miliardi di euro per le aziende veronesi e i 13,4 miliardi di euro per le aziende vicentine, in aumento rispettivamente del 7,2% e del 9,6% rispetto al precedente esercizio.

La diminuzione della posizione finanziaria netta e l’aumento dell’EBITDA hanno migliorato negli anni la sostenibilità del debito per entrambe le provincie, portando il rapporto fra posizione finanziaria netta e EBITDA al 1,2 nel caso di Verona e al 1,3 per la provincia di Vicenza.

Massimo dal Lago, Partner PwC, commenta: “Le aziende delle province di Verona e di Vicenza si confermano in crescita, patrimonialmente solide e poco indebitate. Per affrontare le sfide del futuro e salvaguardare i margini, però, sarà necessario implementare strategie che non possono prescindere da temi come la trasformazione digitale, la sostenibilità e la capacità di attrarre e mantenere in azienda le competenze migliori per affrontare scenari futuri in rapida evoluzione.”