La Giunta comunale adotta il nuovo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche

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Comune di Venezia
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E’ stato adottato ieri dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, il nuovo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, lo strumento urbanistico per monitorare, progettare e pianificare interventi volti a garantire l’accessibilità di luoghi ed edifici pubblici per tutti i cittadini. “Un progetto importante ha commentato l’assessore Zaccariotto nel corso della conferenza stampa odierna di presentazione – approvato per la Città storica nel 2004 e non più aggiornato dal 2014 . Il Piano affronta a 360 ° il tema della vivibilità della città, prendendo in considerazione la mobilità sia via terra che con i mezzi di trasporto pubblico, le barriere sensoriali, l’accessibilità degli edifici. Nel documento – ha aggiunto l’assessore – abbiamo proposto soluzioni non solo per l’abbattimento classico della barriera architettonica, la tradizionale rampa in legno, che prima veniva realizzata dalla Venice Marathon e ora dall’Amministrazione comunale con materiali più adeguati, ma anche per i pericoli che la città rischia di presentare e che possono mettere in difficoltà chi presenta qualche disabilità permanente o temporanea come anziani, disabili sensoriali, mamme con i passeggini. E’ un progetto d i cui siamo molto orgogliosi, che fa di Venezia una città accessibile, accogliente e con servizi qualitativi”.

“La città dal 2004 ha subito alcune importanti trasformazioni urbane – ha continuato l’assessore – con l’introduzione del Tram, People Mover, Ponte della Costituzione; vi è stato un incremento dei flussi pedonali, richieste da parte dei portatori di interesse e associazioni di categoria su attenzioni da porre in atto e situazioni da affrontare. Il punto di partenza è stata la verifica dello stato attuativo del PEBA 2004 e la raccolta dei dati con particolare riferimento al trasporto acqueo, alla viabilità pedonale e agli edifici pubblici: 125 degli 833 presenti in città sono di proprietà comunale. L’elaborazione del nuovo database è stata eseguita includendo dati SIT, GEODATA e OPEN DATA su base GIS.

Il nuovo piano interviene su tre ambiti: trasporto pubblico, edilizio, urbano.

In particolare il progetto prevede:

  • la continuazione della sperimentazione di materiali, tecniche, soluzioni che favoriscano l’accessibilità e l’inclusività dei cittadini, lavoratori e turisti in città
  • l’incremento del numero di insulæ accessibili: 56 saranno accessibili con rampa al posto delle attuali 19
  • aumentare i km di percorsi accessibili, che passeranno da 7 a 15
  • la collaborazione con le altre istituzioni e società partecipate (ACTV, VELA, AVM, Insula, Fondazione Musei Civici di Venezia) oltre che i privati per rendere più accessibile e possibile la mobilità nella città storica con l’attenzione ad una inclusività a 360°,
  • il miglioramento dell’accessibilità di 125 edifici pubblici con interventi su 81 edifici con l’inserimento di rampe, ascensori e servizi igienici accessibili, oltre ad interventi più specifici per disabilità cognitive, sensoriali, etc;
  • la promozione di iniziative con musei e chiese per la diffusione di mappe tattili e nove tecnologie per la conoscenza delle opere d’arte e degli spazi architettonici.
  • la posa di corrimani sui 45 ponti ponti che ne sono totalmente privi e procedere all’integrazione per gli altri;
  • l’introduzione di nuove soluzioni di superamento dei ponti nel tessuto storico urbano lungo le direttrici Ovest-est : il percorso Piazzale Roma – Zattere – Riva Schiavoni – Sette Martiri è già stato interessato dallarealizzazione delle rampe in acciaio e fibrocemento delle Zattere e lo studio delle rampe lungo il Bacino di S. Marco);
  • la predisposizione di rampe a gradino agevolato in varie aree di Venezia (sono stati individuati 58 ponti adattabili);
  • l’eliminazione degli elementi meccanici di superamento dei ponti, come l’ascensore collocato sul Ponte Longo alla Giudecca o l’ovovia sul Ponte della Costituzione. Prevista anche la sostituzione degli attuali gradini in vetro con la trachite.
  • l’abbattimento delle microbarriere presenti su calli e fondamenta con la sistemazione delle pavimentazioni sconnesse e la posa di podotattili per l’intercettamento dei ponti e pontili, per evidenziare il pericolo di caduta in acqua
  • l’adeguamento dei pontili per renderli più accessibili e sicuri e prevedere anche la realizzazione di nuovi pontili galleggianti;
  • il trasporto gratuito per attraversamento Canal Grande in prossimità dei 4 ponti;
  • la posa di colonnine di ricarica elettriche in prossimità dei pontili ACTV;

“Nella città – ha spiegato l’assessore – abbiamo anche realizzato alcune sperimentazioni come quella dei beacon introdotti in piazza San Marco che permettono alle persone non vedenti, attraverso un’app, di avere informazioni sul luogo, sugli ostacoli che si possono incontrare e sulle bellezze artistico culturali. La nostra volontà è di estendere questo progetto, che era stato finanziato con fondi regionali, in tutta l’area marciana”.

Dato che i collegamenti via acqua sono garantiti (uno dei punti di forza del precedente Peba) e risulta difficile incrementare il trasporto pubblico, il piano attuale individua delle direttrici via terra su cui convergere l’attenzione per aumentare la circolazione e l’interconnessione tra le varie insulæ costituenti la città.

Per la realizzazione di quanto previsto nel PEBA si stima un investimento per l’Amministrazione di 14.200.000 euro in 10 anni.

Il Piano sarà ora pubblicato per 30 giorni per raccogliere le osservazioni dei cittadini e delle associazioni di categoria Andrà poi al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.