Pedemontana Veneta, Bonomo (Confartigianato): “non è solo una questione trasportistica e locale”

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Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete
Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete

“La Pedemontana Veneta, un’opera che vale un punto e mezzo di Pil nazionale ed è il principale cantiere autostradale del Paese, non è solo una questione trasportistica e non solo locale ma rappresenta, per la nostra regione, una rivoluzione che avrà effetti anche superiori a quelli ottenuti dal Passante di Mestre. L’arteria andrà infatti a servire l’area industriale più importante e più urbanizzata del Veneto (37 i miliardi di PIL prodotti nell’area), mettendo in sicurezza la mobilità nel territorio e realizzando collegamenti veloci tra le nostre città: oltre a Vicenza (110 mila abitanti) e Treviso (85 mila), lungo il percorso della Pedemontana si incrociano una serie di città e centri produttivi di media e grande dimensione: Montecchio Maggiore, Arzignano, Valdagno, Schio, Thiene, Cittadella, Bassano del Grappa, Castelfranco, Vedelago, Montebelluna, Paese, Villorba. A 20 minuti di distanza dai caselli della Pedemontana vivono più di 1 milione di persone, sono insediate 90 mila unità locali e lavorano circa 380 mila addetti. Il che è come dire che vive e lavora nei dintorni di quest’area più di 1 persona su 5 del Veneto. E’ una partita di un’intera comunità, strategica per il mercato del lavoro delle nostre imprese. Ciò che si realizzerà è la messa in rete del sistema di città medie e piccole che si sviluppa tra Vicenza e Treviso compresi i due capoluoghi di provincia Dobbiamo fare in modo che l’opportunità non si trasformi in un boomerang facendo funzionare l’inserimento della arteria nel territorio che dovrà essere adeguato e funzionale a questo nuovo scenario. Si deve intervenire su tutti gli eventuali colli di bottiglia anche apparentemente “lontani””.

Le parole sono di Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che, in occasione dell’avvio oggi, in 2° commissione consiliare regionale, delle consultazioni sul nuovo Piano Trasporti del Veneto, torna sull’importanza dell’opera e soprattutto sulla strategicità delle opere complementari, anche quelle meno prossime.

“A giorni si aprirà un nuovo tratto, approvato dalla Giunta a fine anno, tra Malo a Breganze, che farà scendere la percorrenza dagli attuali 20 minuti a 6 (meno di un terzo!) – dice con soddisfazione il presidente – ma non solo. A opera conclusa i tempi che si abbatteranno saranno moltissimi: sulla relazione Montebelluna-Bassano si dimezzeranno (da 40 minuti a meno di 20). Tra Montebelluna e Conegliano, Asolo e Portogruaro, Bassano e Mestre si ridurranno di un terzo e così via”.

“Non si tratta quindi solo -conclude Bonomo- di trasporto ma di una “messa in rete” di città tra le quali far viaggiare velocemente idee, progetti, business, persone e merci il cui impatto va oltre la nostra Regione e coinvolge tutto il Nord Italia. Un passo concreto di recupero di quel gap infrastrutturale che ci stava facendo perdere competitività rispetto all’Emilia Romagna e ci avvicina a Milano nella logica del nuovo triangolo industriale. Avvicinare Bassano a Treviso oppure Vicenza a Montebelluna è un miglioramento che interessa tutti ed in primis le nostre Piccole e Medie Imprese ed i loro lavoratori. Le nostre imprese potranno cercare competenze, idee e conoscenza in un raggio molto più esteso agevolando, di fatto, l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per una impresa della pedemontana significherà anche potersi concentrare maggiormente sul proprio business sapendo di poter attingere da un bacino più ampio”.