Prestazioni Integrative non-autosufficienti, Ciro Asproso interroga: perché il Comune di Vicenza non ha aderito al bando “Home Care Premium”?

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Pubblichiamo di seguito l’interrogazione sul bando “Home Care Premium” presentata da Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza.

Premesso che:

– L’Inps ha tra i suoi compiti istituzionali l’erogazione di prestazioni sociali a favore dei dipendenti e pensionati pubblici, e dei loro familiari.

– In data 28.03.2019, al fine di garantire le cure anche a domicilio, l’Inps ha pubblicato il bando “Home Care Premium 2019” (Vedi Allegato), che prevede per il triennio 2019/2022:
a) l’erogazione di contributi mensili, a favore di soggetti non-autosufficienti in condizioni di disabilità o fragilità, per il rimborso di spese sostenute a seguito dell’assunzione di un’assistente domiciliare (Prestazioni prevalenti);
b) la possibilità di ottenere varie prestazioni professionali a domicilio nell’ambito dei progetti di recupero (Prestazioni integrative);

Considerato che:

– Per le prestazioni prevalenti l’interessato può attivarsi in autonomia, assumendo il professionista che meglio risponde alle proprie esigenze ed ottenendo in un secondo momento il riconoscimento del relativo contributo economico. Mentre, per ricevere le prestazioni integrative, è necessario il coinvolgimento degli Ambiti Territoriali Sociali e/o Enti pubblici, che devono impegnarsi a prendere in carico il soggetto non-autosufficiente dal punto di vista sociale, progettuale ed economico.

– Il Bando chiarisce inoltre che le prestazioni integrative a supporto del percorso assistenziale possono essere erogate ai soli utenti residenti nel territorio di competenza degli Ambiti Territoriali Sociali, o degli Enti pubblici, che si siano convenzionati con l’Inps.

Ed è proprio qui che sorgono i problemi. Spiace infatti rilevare che, a causa del mancato rinnovo di tale convenzione (in passato si era aderito al Bando “Home Care Premium 2017”), tutte le persone residenti nei Comuni del Distretto di Vicenza Est – sebbene inserite in graduatoria – non possono usufruire di tali importanti prestazioni nonostante i fondi siano già stanziati e disponibili.

Il grave danno, non solo economico, che si sta arrecando alle persone più fragili, in condizioni di disabilità e ai loro familiari, porta una responsabilità ben precisa che va ricondotta alla Conferenza dei sindaci e al Comune di Vicenza quale Ente capofila.

Penso sia inutile parlare delle politiche di supporto alla non-autosufficienza se poi ci si sottrae al proprio ruolo, proprio nel riconoscimento e nella promozione dei diritti fondamentali dell’individuo. Oltretutto, qui non si tratta neppure di una questione di soldi, dato che i fondi ci sono, ma della presa in carico da parte dell’Assistenza Sociale.

Tutto ciò Premesso e Considerato si CHIEDE al Sindaco:

 Per quali motivi il Comune di Vicenza, in qualità di Comune capofila nell’ambito territoriale del Distretto Est, Azienda ULSS n. 8 “BERICA”, non ha aderito al Progetto “Home Care Premium 2019” sottoscrivendo il relativo accordo di programma per la gestione coordinata ed integrata degli interventi di assistenza domiciliare? Vi è la possibilità di un ripensamento?

 Quali sono le scelte che il Sindaco e la sua Giunta intendono attuare sul tema della non-autosufficienza?

Ciro Asproso

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