“Basta morti e basta incidenti: chi lavora in Veneto ha diritto alla sicurezza e alla tutela della propria integrità fisica. La Regione è già competente in materia di tutela e sicurezza del lavoro, ma cosa sta facendo la Giunta di Luca Zaia per fermare la scia di sangue che macchia i luoghi di lavoro del Veneto?” Così il consigliere regionale Piero Ruzzante di Liberi e Uguali, che di recente ha depositato l’interrogazione a risposta immediata n. 518, “Ennesimo tragico incidente sul lavoro: la Giunta regionale come intende intervenire?”. “L’anno scorso in Veneto 71 persone sono morte sul lavoro, mentre gli infortuni sono stati più di 74 mila, cioè 335 infortuni per ogni giornata di lavoro.
Un dato che purtroppo è in crescita rispetto al 2016, in particolare tra i più giovani: alcuni di questi infortuni sono purtroppo invalidanti, episodi che rovinano la vita e che hanno un costo sociale altissimo. Bene hanno fatto Fim Fiom Uilm del Veneto a proclamare un’ora di sciopero per la giornata di oggi 27 febbraio, dopo l’ennesima tragedia sul lavoro di cui è rimasto vittima Andrea Ponzio alle acciaierie Beltrame di Vicenza. Una morte che segue di 20 giorni quella di Maurizio Cossu all’acciaieria Aso di Vallese (Verona).”
“I sindacati – prosegue Ruzzante – chiedono una maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e degli organi preposti al controllo e alla vigilanza, inoltre richiamano le imprese alle proprie responsabilità.“
“Dalla Regione devono arrivare risposte concrete – conclude il consigliere regionale di Liberi e Uguali –
sono passati più di sei mesi da quando il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mia mozione che andava proprio in questa direzione, impegnando la Giunta a potenziare gli Spisal e tutti gli strumenti per la prevenzione degli infortuni. Adesso Zaia e i suoi assessori siano conseguenti e mantengano questo impegno, per il bene dei lavoratori veneti.”
Piero Ruzzante, consigliere regionale del Veneto Liberi e Uguali – Veneto