Sul caso della modella italiana di origine senegalese Maty Fall Diba messa in copertina da Vogue Italia come esempio di “Italian beauty“, rivisitata in chiave moderna ma contestata da Daniele Beschin, consigliere comunale di Arzignano in quota Lega, ora espulso, ma anche coordinatore provinciale di Forza Nuova, sulla base della sua diversità rispetto ai canoni classici di italianità, interviene di nuovo chi ha generato le reazioni di Celebron, commissario provinciale della Lega, e le successive polemiche che hanno unito tutte le parti contro di lui.
“Sono sorpreso e anche amareggiato – dichiara Daniele Beschin – nel constatare come le mie parole siano state volutamente fraintese e strumentalizzate. Il mio commento era riferito solo a dei canoni di bellezza e non al fatto che la bellissima Maty Fall Diba sia una ragazza italiana, fatto indiscutibile“.
“Evviva dunque – conclude Beschin – le diversità! Evviva chi non rinuncia ad essere se stesso e auguro sinceramente a Maty il grande successo che merita.“.
La chiuderemmo qui per la polemica ormai tutta provincialotta pro o contro l’Italian beauty allargata ma ci piacerebbe che Beschin ci chiarisse e Celebron ci precisasse il dato politico: quali sarebbero i giochi di palazzo e quali le guerre fratricide interne alla Lega che sarebbero state alla base dell’espulsione del coordinatore di Forza Nuova?
Come mai il coordinatore provinciale di Forza Nuova fu prima accolto dalla Lega a braccia (urne) aperte e, poi, è stato ora espulso col presunto pretesto di un amore da lui infranto ma tipico del partito di Salvini (?), che, già condannato per razzismo contro i napoletani, oggi, alleluia, non griderebbe più neanche contro chi arriva dall’Africa dopo, magari, anche la figuraccia della citofonata al povero ragazzo accusato di essere uno spacciatore solo perché marocchino?