On line dal 21 febbraio il Portale degli archivi della Biblioteca Bertoliana

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Gli archivi conservati dalla Biblioteca Bertoliana, da quelli degli scrittori vicentini a quelli delle imprese, da quelli delle famiglie a quello storico del Comune, diventano consultabili on line grazie a un portale che sarà accessibile dal prossimo 21 febbraio.

E’ un lavoro colossale che vede la luce a quasi diciotto anni dal suo inizio. L’informatizzazione dei documenti è iniziata, infatti, nel 2002: adesso il nuovo portale mette in rete il 75% dei 225 archivi conservati dalla biblioteca, vale a dire 170 archivi. Il progetto sarà presentato nell’incontro “archiVIamo Vicenza” in programma venerdì 21 a palazzo Cordellina con inizio alle 15.30. Saranno presenti a questa cerimonia dell’ideale taglio del nastro il sindaco di Vicenza e la presidente della Biblioterca civica Bertoliana.

“Il progetto portato a termine dalla Biblioteca Bertoliana è motivo di orgoglio perchè dimostra quanto la storica istituzione cittadina sia al passo con i tempi offrendo servizi all’avanguardia – spiega il sindaco di Vicenza –. E questo accade grazie all’efficenza della struttura gestita in modo attento e all’impegno, alle capacità e alla professionalità di chi ogni giorno lavora per dar un’offerta di alto livello all’utenza”.

La presidente della Biblioterca civica Bertoliana così spiega l’importanza del traguardo tagliato: “La Bertoliana è una delle rarissime biblioteche storiche in Italia ad aver concluso un lavoro del genere, che è riuscito solo a realtà ben più strutturate (per esempio la Regione Emilia Romagna) oppure a enti e istituzioni alleate (quelle che hanno realizzato il portale della scienza, per fare un nome) oppure a fondazioni culturali di alto spessore, come la Pirelli o la Feltrinelli”.

Il portale archivistico della Bertoliana sarà uno strumento decisivo per chi vorrà svolgere ricerche storiche su Vicenza e il Vicentino. Per capire la mole del lavoro svolto, e quindi il materiale adesso a disposizione, basta riflettere su alcuni dati: la Bertoliana raccoglie, fra gli altri, gli archivi di 40 nobili famiglie, con documentazione che va XII al XX secolo, 46 archivi di persona, quelli di imprese del territorio nell’arco che va dal XVII secolo a oggi; e poi gli archivi di enti (dall’Accademia Olimpica al Teatro Eretenio, tanto per citarne un paio), quelli di partiti ed esponenti politici (si tratta di oltre venti fondi che corrispondono a 270 metri di scaffalature), quelli di una decina di scrittori vicentini e l’archivio storico del Comune di Vicenza. Solo quest’ultimo ha una consistenza pari a quasi 6.000 unità di catalogazione, cioè 730 metri di scaffali.

All’incontro di venerdì 21 febbraio interverranno Mauro Passarin, direttore della Bertoliana e coordinatore del progetto, Mattea Gazzola, responsabile del Settore manoscritti e archivi, e gli archivisti Erika Carlan, Oreste Palmiero e Erika Zanotto, che illustreranno il lungo lavoro di censimento degli archivi e le scelte operate per la realizzazione del portale. Sarà presente Linda Giuva, docente di Archivistica e Biblioteconomia alla Sapienza di Roma e una delle voci più qualificate nel panorama internazionale, che affronterà il tema dell’efficienza giuridica e amministrativa degli archivi, tutela per la nostra società democratica. Dal canto suo, Eurigio Tonetti (Archivio di Stato di Venezia) illustrerà la tipologia di una ricerca archivistica attraverso un caso di studio sugli epistolari della Bertoliana. Infine gli storici Gian Maria Varanini ed Edoardo Demo tratteranno il tema della necessità di un ritorno alle fonti d’archivio per rielaborare nuove narrazioni storiche e ritrovare la “Memoria Civitas”: “Nell’Italia delle cento città – affermano i due storici dell’Università di Verona – la memoria storica è sempre stata “anche” memoria civica. Al momento dell’unificazione, gli Archivi di Stato in Italia furono istituiti solo nelle antiche capitali (Milano, Venezia, Torino, Firenze). Invece  nelle altre città, specialmente  del centro-nord, furono  le Biblioteche, i Musei, gli Archivi civici che divennero il luogo e lo strumento della memoria, il deposito dell’identità e della sua rielaborazione sempre nuova e proteiforme.  Molte cose sono cambiate, nel tempo: ma il magnifico progetto di “hub archivistico” della Bertoliana frutto di una programmazione lungimirante e rara – ha sviluppato al meglio questa tradizione. Un esempio le cui positive ricadute potranno essere sicuramente molteplici non solo per il territorio, ma anche per la ricerca di alto profilo scientifico. Coordinerà l’incontro Cristina Marcon, presidente veneta dell’Associazione nazionale archivistica italiana.

All’incontro saranno presenti, fra gli altri, anche i rappresentanti della Regione, della Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Veneto e il Trentino Alto Adige, e di “Regesta.exe”, l’azienda romana che ha realizzato la piattaforma tecnologica.

La Bertoliana organizzerà un’esercitazione pratica sull’uso del Portale martedì 3 marzo, dalle 16 alle 17.30, nella sala corsi di palazzo Cordellina, aperta a tutti e previa iscrizione.

Info: settoreantico.bertoliana@comune.vicenza.it; 0444 578209.