Resterà aperta fino all’1 marzo, nella sala espositiva dell’ex Provvederia di Mestre, la mostra “Remigio Butera 1903-1968”, curata da Marco Dolfin e organizzata dall’associazione Artecultura Veneta con il patrocinio del Comune di Venezia. Artista di origine siciliana, nato nel 1903 ad Agrigento, Remigio Butera si trasferisce negli anni Venti a Venezia per studiare all’Accademia di Belle Arti, dove presto viene nominato assistente di Virgilio Guidi, pittore – si legge in una nota degli organizzatori – da cui apprenderà l’importanza della luce e la sintesi del gesto pittorico.
La mostra propone una selezione di una ventina di opere dell’artista: paesaggi, ritratti, nudi, nature morte, attraverso un percorso cronologico che rappresenta la maturazione stilistica dell’autore dalla fine degli anni Venti agli anni Sessanta. Tra le opere presentate vi è ad esempio il ritratto di Luigi Tito, figlio di Ettore Tito, la prima opera che Butera espose alla Biennale di Venezia nel 1930, e non più esposta dopo di allora, o gli imponenti nudi femminili che l’artista dipinse negli anni Trenta.
L’esposizione, inaugurata nei giorni scorsi alla presenza della vicepresidente della Commissione Cultura, sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.