Mobilità sostenibile, Asproso: “ridisegnare le periferie”

119

Il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – scrive in una nota Ciro Asprosoè stato presentato ieri dall’assessore Celebron come un “work in progress” da costruire passo, passo, con i cittadini, le associazioni, le categorie economiche.

Un processo di partecipazione e condivisione delle scelte che giudichiamo positivamente e al quale intendiamo prendere parte in maniera propositiva, tuttavia non possiamo sottacere una forte delusione per la pochezza di contenuti e la mancanza di linee di indirizzo intorno a cui costruire il Piano stesso.

Non è affatto semplice fare sintesi di spinte contrastanti, provenienti da settori diversi della società civile, che il più delle volte sono animati da sentimenti di autotutela corporativistica; per questo è necessario avere ben chiari gli obiettivi e comunicarli in forma pubblica e nella massima trasparenza.

I mutamenti climatici, e l’urgenza di far fronte all’inquinamento atmosferico, impongono scelte radicali e un profondo rinnovamento negli stili di vita. Nelle maggiori città europee le auto sono state espulse dai centri storici, l’uso del mezzo pubblico viene privilegiato negli spostamenti casa-lavoro, e sempre più persone utilizzano la bicicletta come mezzo privilegiato di trasporto. Inoltre, le funzioni e gli spazi pubblici vengono riorganizzati per rispondere alle esigenze di ciclisti e pedoni, mediante un ridisegno anche urbanistico di strade, marciapiedi e Viali alberati.

Si tratta di trasformazioni epocali nel concetto stesso di città, le quali abbisognano di risorse e gradualità; quelle stesse risorse che l’Amministrazione intende ottenere dai finanziamenti pubblici. Ma che ben difficilmente potranno arrivare nelle casse comunali senza un’adeguata capacità progettuale e in assenza di un chiaro indirizzo politico, che privilegi il verde e la sostenibilità ambientale, a partire da un ridisegno delle periferie.

L’articolo Mobilità sostenibile, Asproso: “ridisegnare le periferie” proviene da Parlaveneto.