Coronavirus, misure Commissione Europea per l’Italia (“trasparente e rapida”) e per tutta l’Europa: rischio da basso a moderato, ma Schengen rimane aperta

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Coronavirus, Europa: Schengen aperta
Coronavirus, Europa: Schengen aperta
La Commissione europea, ci fa sapere l’europarlamentare vicentina Alessandra Moretti (PD),”e’ preoccupata per il caso Italia”, anche se la risposta delle autorita’ alla diffusione del Coronavirus “e’ stata rapida e trasparente” e annuncia l’invio di una missione congiunta dell’Ecdc e dell’Oms nel nostro Paese a partire da domani. Bruxelles inoltre si prepara a fornire “il sostegno necessario” agli Stati membri per l’emergenza e ha deciso di stanziare 232 milioni di euro per il contrasto alla diffusione del Coronavirus (qui la situazione ora per ora, qui le tutte nostre notizie sull’argomento, ndr)
Europa, a Strasburgo Von Der Leyen
Europa, a Strasburgo Von Der Leyen

Lo annunciano in una conferenza stampa congiunta i commissari responsabili della Salute e delle emergenze, Stella Kyriakides e Janez Lenarcic. “Seguiamo con la piu’ grande attenzione la situazione in Italia”, che “ci preoccupa” ma “abbiamo contatti regolari con il ministro Speranza e non possiamo che felicitarci con le autorita’ italiane per la rapidita’ e la trasparenza con cui hanno agito”, ha premesso Kyriakides e “alla luce della situazione in rapida evoluzione, siamo pronti ad aumentare la nostra assistenza”, ha aggiunto.

Al momento comunque, ha continuato la commissaria Ue, la Commissione non ha ricevuto richieste di sospensione dei movimenti all’interno dell’area Schengen, ma eventuali restrizioni dovrebbero “essere proporzionate e coordinate tra i Paesi Ue” sulla base della “valutazione del rischio e di consulenze scientifiche”.
“Per il momento, l’OMS non ha consigliato di imporre restrizioni ne’ ai viaggi ne’ al commercio”, ha precisato Kyriakides. Un portavoce dell’esecutivo Ue ha poi aggiunto che “allo stato attuale la nostra indicazione agli Stati membri non include la necessita’ di reintrodurre controlli alle frontiere”.
Il pacchetto di aiuti da 232 milioni stanziato dalla Commissione sara’ utilizzato per “rilevare e diagnosticare la malattia, curare le persone infette e a prevenire un’ulteriore trasmissione in questo momento critico”: 114 milioni di euro andranno a sostegno dell’Organizzazione mondiale della sanita’ per “rafforzare la preparazione all’emergenza della sanita’ pubblica e il lavoro di risposta nei paesi con sistemi sanitari deboli e capacita’ di ripresa limitata. Parte di questo finanziamento e’ soggetta all’accordo delle autorita’ di bilancio dell’UE”.
Quindici milioni saranno destinati all’Africa, 90 milioni a un partenariato pubblico-privato con l’industria farmaceutica per la ricerca di un vaccino, mentre 10 milioni andranno per i progetti di ricerca su epidemiologia, diagnostica, terapia e gestione clinica nel contenimento e nella prevenzione. Tre milioni di euro infine, saranno assegnati al meccanismo di protezione civile dell’UE per i voli di rimpatrio di cittadini dell’UE da Wuhan, in Cina Intanto domani una missione congiunta di esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Organizzazione mondiale della sanita’ partira’ per l’Italia per sostenere le autorita’” del Paese nella lotta al Coronavirus Covid-19.
Lo stesso Ecdc oggi ha fatto sapere che “Il rischio associato all’infezione COVID-19 per le persone dell’UE e del Regno Unito e’ attualmente passato da basso a moderato”. “Alla luce della situazione in rapida evoluzione, siamo pronti ad aumentare la nostra assistenza” all’Italia”, ha aggiunto Kyriakides. Janez Lenarcic, commissario europeo per la gestione delle crisi e coordinatore della risposta alle emergenze, sottolinea che “con oltre 2.600 vite gia’ perse, non c’e’ altra scelta che prepararsi a tutti i livelli. Il nostro nuovo pacchetto di aiuti sosterra’ l’Organizzazione mondiale della sanita’ e indirizzera’ i finanziamenti per garantire che i paesi con sistemi sanitari piu’ deboli non vengano lasciati indietro. Il nostro obiettivo e’ contenere l’epidemia a livello globale”.
“Con i casi di contagio Coronavirus che continuano a salire, la salute pubblica e’ la priorita’ numero uno. La comunita’ internazionale deve collaborare per aumentare la preparazione, che sia in Europa, in Cina o altrove. L’Europa e’ qui per svolgere un ruolo di primo piano “, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.