Emergenza Coronavirus: nuove disposizioni della Diocesi di Vicenza per le celebrazioni e le attività diocesane e parrocchiali

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Chiese non aperte al pubblico per il coronavirus a Vicenza
Chiese non aperte al pubblico per il coronavirus a Vicenza

A seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’1° marzo 2020 (qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr), art. 2, a fronte dell’emergenza Coronavirus (COVID-19), il Vescovo di Vicenza, in costante collegamento con le autorità pubbliche e in sintonia con gli altri Vescovi del Veneto, da domani, lunedì 2 marzo 2020, fino alle ore 24 di domenica 8 marzo 2020, dispone quanto segue.

1)      È consentito:

  1. a) L’apertura alla preghiera individuale di chiese, oratori e santuari, avendo attenzione a rimuovere l’acqua lustrale dalle acquasantiere.
  2. b) La celebrazione delle Messe feriali con limitata partecipazione di fedeli. Si garantisca la distanza di almeno un metro tra le persone, si ometta lo scambio della pace e si dia la Comunione solo in mano.
  3. c) La celebrazione delle Messe esequiali in chiesa con la partecipazione dei soli familiari, oppure, in accordo con i familiari e comunque senza assembramento, di una liturgia esequiale in cimitero.
  4. d) La celebrazione dei matrimoni con la presenza dei soli familiari.
  5. e) La celebrazione individuale del sacramento della Riconciliazione, dell’Unzione degli infermi e la visita agli ammalati, con le dovute attenzioni.
  6. f) Le attività ordinarie della parrocchia che non prevedono concentrazione di tante persone in un unico ambiente per lungo tempo (es. organismi di comunione, direttivi, equipe, ecc.).
  7. g) L’apertura dei bar dei centri parrocchiali e degli spazi esterni, nel rispetto delle indicazioni delle autorità e cioè evitando assembramenti e tenendo conto delle dimensioni degli spazi.
  8. h) L’apertura della Curia diocesana, dell’Archivio Storico e del Museo Diocesano.

 

2)      Rimangono sospesi:

  1. a) Le celebrazioni liturgiche pubbliche che prevedono grande afflusso di fedeli: le Messe festive di domenica 8 marzo comprese quelle della vigilia, le Cresime, le Messe di Prima Comunione, la Prime Confessioni, ecc.
  2. b) Gli incontri di catechesi, di iniziazione cristiana e dei vari gruppi.
  3. c) Tutte le iniziative parrocchiali e diocesane straordinarie che prevedono una partecipazione numerosa (ad es. proiezioni cinematografiche nelle sale della comunità, concerti, serate culturali, sagre, feste).
  4. d) Le attività didattiche e i servizi all’infanzia nelle scuole paritarie di ogni ordine e grado, come già disposto dalle autorità competenti.
  5. e) Le attività formative e gli incontri pubblici promossi dai diversi uffici diocesani, le lezioni dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica.

 

Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per lungo tempo, e alle indicazioni generali di igiene pubblica. Si ricorda che «l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro» (DPCM, 1° marzo 2020, art. 2, 1. D).

In caso di nuove disposizioni, verranno comunicate al più presto.

 

Vicenza, 1° marzo 2020

Mons. Lorenzo Zaupa – Vicario Generale

don Enrico Massignani – Cancelliere Vescovile