Con delibera della Giunta Regionale del Veneto, è stato oggi costituito il Comitato scientifico COVID-2019. Scopo del comitato è assicurare indicazioni a supporto dell’Area Sanità e Sociale della Regione in relazione alle scelte e alle azioni che dovranno essere adottate dal Presidente e da tutta la Giunta per il superamento dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del cosiddetto Coronavirus, nel rispetto degli indirizzi emanati dal Ministero della Salute e dal Comitato tecnico-scientifico creato con apposita ordinanza, il 3 febbraio scorso, dal Capo del Dipartimento della Protezione civile.
“Con questo provvedimento diamo una veste formale ad interlocuzioni che erano già in corso e che, in questi giorni, sono state un sicuro e valido riferimento per la nostra Regione – sottolinea il Presidente della Regione Luca Zaia -. Il comitato scientifico raduna eccellenti professionisti ed è costituito per essere un comitato aperto; questo significa che, come previsto dalle stesse direttive del commissario nazionale, a fronte di eventuali necessità può essere implementato con ulteriori personalità scientifiche di fama nazionale e internazionale e di comprovata esperienza, anche provenienti dall’estero”.
Il Comitato sarà coordinato dal dr. Mario Saia, Direttore Sanitario Azienda Zero, e sarà composto da:
dr.ssa Anna Maria Cattelan, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali, Azienda Ospedale – Università di Padova;
dr.ssa Evelina Tacconelli, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona;
prof. Andrea Crisanti, Direttore UOC Microbiologia e Virologia, Azienda Ospedale – Università di Padova
prof. Andrea Vianello, Direttore UOC Fisiopatologia Respiratoria, Azienda Ospedale – Università di Padova;
prof. Vincenzo Baldo, Università degli Studi di Padova, Dipartimento Scienze Cardio Toraco Vascolari;
dr. Marco Baiocchi, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Bassano- AULSS 7 Pedemontana, Presidente Associazione Direttori di Anestesia e Rianimazione della Regione Veneto;
prof. Paolo Navalesi, UOC Istituto di Anestesia e Rianimazione, Azienda Ospedale – Università di Padova;
prof. Stefano Merler, Fondazione Bruno Kessler di Trento.