Coronavirus, la giunta approva il rimborso delle rette dei nidi

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Due provvedimenti già approvati questa mattina, il terzo pronto per essere votato da tutti i consiglieri comunali nel corso di una seduta straordinaria del consiglio che si terrà probabilmente il 12 marzo.

L’amministrazione comunale di Vicenza risponde in modo tempestivo e bipartisan, per quanto di sua possibilità e competenza, alla richiesta delle categorie più colpite economicamente dall’emergenza Coronavirus.

Ringrazio i consiglieri di maggioranza e minoranza – ha detto il sindaco, confermando tutti i provvedimenti anticipati ieri – per aver condiviso in modo unanime i provvedimenti proposti dalla giunta. Per quanto di nostra competenza e con le risorse a nostra disposizione abbiamo cercato di dare un primo segnale alle famiglie e alle attività produttive maggiormente interessate dall’emergenza. Sappiamo che non basta. E ci muoveremo con il governo per chiedere altri aiuti e sollecitare interventi che esulano dalla nostra competenza, a partire dall’introduzione di congedi lavorativi per i genitori che hanno la necessità di accudire i figli a casa da scuola”.

Come annunciato ieri, quindi, la giunta comunale ha deliberato che dalla retta di frequenza dei nidi comunali sarà decurtato l’importo relativo a tutti i giorni di mancata fruizione del servizio a causa dell’emergenza Coronavirus. Fino al 15 marzo, ovvero fino al giorno di chiusura indicato dall’attuale decreto, si tratta di far fronte a 12 giorni che per il Comune corrispondo a un mancato introiti di 40 mila euro.

Se la chiusura dovesse essere prorogata – ha assicurato il sindaco – copriremo anche i giorni successivi. Questa misura, però, riguarda i nidi comunali. Non possiamo rispondere per le rette dei nidi privati per i quali ciascun utente deve rivolgersi al proprio gestore”.

Dovrà invece essere approvata dal consiglio comunale la variazione di bilancio che consentirà di sospendere da marzo fino a maggio l’imposta di soggiorno dovuta da alberghi e altre attività ricettive per ciascun turista ospitato. Per il Comune si tratta di un mancato introito stimato in 180 mila euro.

Nello stesso provvedimento consiliare sarà stabilito di differire la scadenza della Tari, la tassa sui rifiuti, per cinema, teatri, alberghi, negozi, banchi di mercato, attività artigiane, ristoranti, agriturismi, birrerie, bar, discoteche. Anziché a fine marzo, queste attività potranno pagare la prima rata entro il 30 giugno, la seconda a fine settembre e la terza a fine novembre.

Agli operatori decennali dei mercati settimanali, infine, sarà concesso il posticipo del pagamento del Cosap, il Canone occupazione spazi ed aree pubbliche, che dovrà quindi essere versato entro il 31 maggio anziché il 31 marzo.

Per dare impulso alla cultura e a un primo ritorno alla normalità, è stato inoltre approvato dalla giunta il nuovo biglietto unico speciale riservato a chi risiede nel Veneto per la visita della mostra in Basilica palladiana “Ritratto di donna”, del Teatro Olimpico e del museo civico di Palazzo Chiericati.
La promozione vale da martedì 10 marzo fino alla chiusura della mostra, prorogata al 3 maggio.
Il biglietto intero costerà 15 euro anziché 31. Per gruppi, soci FAI, TCI, ISIC, CTG costerà 13 euro. Scuole e studenti universitari iscritti nelle università del Veneto pagheranno 5 euro.
I residenti in Veneto che hanno già prenotato e acquistato il biglietto della mostra in Basilica potranno visitare anche Teatro Olimpico e museo civico di Palazzo Chiericati al costo aggiuntivo di 5 euro.

Questa mattina, inoltre, sindaco, assessori e dirigenti comunali hanno analizzato il nuovo decreto presidenziale che, oltre a prorogare al 15 marzo la sospensione delle attività scolastiche ed estendere molte misure precauzionali all’intera nazione, ha confermato tutte le disposizione più restrittive già in vigore in Veneto, prorogandole al 3 aprile.

Sul fronte sanitario, nel frattempo, dall’Ulss 8 Berica è arrivata la notizia del primo caso positivo in città. Si tratta di un uomo che vive a Vicenza, ma lavora fuori Comune. Non è stato ricoverato, deve stare a casa in isolamento.
Da qui l’ennesimo appello del sindaco: “A Vicenza non esistono al momento focolai, ma è indispensabile che tutta la comunità continui a seguire in modo scrupoloso le misure indicate dal ministero della Salute allo scopo di contenere la diffusione del virus”.

 

Per informazioni, numeri verdi e provvedimenti consultare il link https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42727,248534