Crac BPVi e Veneto Banca: un protocollo di intesa del 2007 disatteso e ora confermato prevedeva già lo scambio di informazioni tra Bankitalia e Consob

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Dopo le nefandezze emerse durante le audizioni in Commissione Bicamerale di Inchiesta sulle banche, Banca d’Italia e Consob, le Authority sul sistema bancario e sul mercato, rispolverano, a buoi scappati, un protocollo di intesa del 2007 in cui già era oltremodo previsto lo scambio di informazioni che è risultato essere stato assai carente per non dire assente nei vari crac bancari conclamati negli ultimi anni, con evidenza assoluta soprattutto in Veneto con le vicende di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca finite entrambe in LCA (leggasi fallimento) lo scorso giugno 2017.

E’ appena sufficiente, infatti, leggere le premesse dell’integrazione del protocollo sottoscritta lo scorso 15 febbraio per riscontrare come, alla luce dei disastri bancari in argomento, sia Bankitalia che Consob abbiano contravvenuto tanto alle disposizioni del TUF che del Protocollo di Intesa del 2007 tra di loro sottoscritto: “ai sensi dell’articolo 6, comma 2-bis del TUF, la Banca d’Italia e la Consob, con riferimento alle materie indicate nel medesimo articolo 6, comma 2-bis del TUF, esercitano i poteri regolamentari di competenza acquisendo l’intesa dell’altra autorità sugli aspetti di disciplina rilevanti da individuarsi nel protocollo d’intesa previsto dall’articolo 5, comma 5-bis; la Banca d’Italia e la Consob, in relazione agli aspetti sui quali hanno fornito l’intesa, possono a) esercitare i poteri di vigilanza informativa e di indagine a ciascuna attribuiti, anche al fine di adottare i provvedimenti di intervento di propria competenza, secondo le modalità previste nel protocollo e b) comunicare le irregolarità riscontrate all’altra Autorità ai fini dell’adozione dei provvedimenti di competenza”.

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