La scadenza per la presentazione della documentazione relativa ai danni subiti da privati e attività commerciali in seguito all’acqua alta dello scorso 12 novembre sarà prorogata dal 30 aprile al 30 settembre.
Lo ha deciso il Commissario all’emergenza che firmerà a breve un’ordinanza commissariale.
La decisione è stata presa a seguito delle numerose richieste delle categorie che, a causa di questo momento di difficoltà legato all’emergenza Coronavirus, non sono nella possibilità di fornire la documentazione necessaria, in particolare fatture quietanziate ma soprattutto le perizie asseverate previste per la lettera e), per ottenere il contributo a seguito dei danni subiti dall’acqua alta dello scorso novembre.
Questa decisione – viene sottolineato – non allungherà le tempistiche per tutti coloro che, invece, hanno già presentato i corrispettivi richiesti per la lettera c e che rientrano in quell’ammontare complessivo quantificato in 47 milioni circa. A queste persone si provvederà a versare il rimborso non appena la tesoreria dello Stato verserà alla Struttura Commissariale i fondi già approvati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 febbraio ma che, materialmente, non sono ancora nelle sue disponibilità.
In questi giorni inoltre la Struttura commissariale sta inviando a tutti i quasi 7mila richiedenti una mail per informarli dell’inserimento di una nuova funzione grazie alla quale è possibile segnalare il completamento delle integrazioni, previa verifica della correttezza formale dei dati inseriti. Questo passaggio consentirà il trasferimento della pratica alla direzione della Struttura Commissariale che si occupa del controllo finale, prima di procedere alla liquidazione, sempre con riferimento alle spese sostenute opportunamente documentate nei modi più volte comunicati.