L’Organizzazione Mondiale della Sanità, si legge nella nota che pubblichiamo a firma di Paolo Sabatini per USB Lavoro Privato Settore Industria ha dichiarato lo stato di pandemia globale da Coronavirus, tuttavia mentre la situazione nel nostro paese si fa ogni giorno più grave, il Governo Conte si è piegato nuovamente alla Confindustria, che insiste nell’imporre l’apertura di tutti i settori produttivi compresi quelli non essenziali .
Scorrendo il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo si scopre che rimarranno aperte, le industrie, le banche, i call center, le TLC , il commercio, le compagnie della logistica e buona parte degli uffici pubblici. Ossia milioni di lavoratori continueranno ad essere costretti ad andare a lavorare mentre c’è un epidemia in corso.
Nella maggioranza dei casi, ai lavoratori non vengono forniti gli strumenti minimi di protezione individuale, e sono poche le aziende che sanificano gli ambienti di lavoro.
Nel DPCM dell’11 marzo, ci sono delle disposizioni blande, lo smartworking è inutilizzabile da chi è in produzione, provocatorio è l’invito a chiudere i soli reparti non indispensabili per la produzione, tanto quanto le misure a carico dei lavoratori come l’utilizzo delle ferie.
Per affrontare questa emergenza occorrono misure drastiche ed esigibili dai lavoratori, che salvaguardino la salute e il salario, pertanto chiediamo :
- il blocco temporaneo di tutte le attività industriali ad eccezione di quelle strettamente collegate alla lotta della pandemia;
- L’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con l’integrazione piena del salario;
- L’adozione e il controllo degli organi preposti di tutte le misure necessarie corrispondenti ai livelli di rischio legato delle specifiche situazioni lavorative;
L’USB ha più volte sollecitato il Governo, senza ricevere alcuna risposta, e mentre torniamo a chiedere con forza un incontro al Governo ribadiamo il diritto dei lavoratori a scioperare per difendere l’incolumità, il salario e il benessere generale.
L’USB pertanto indice a far data dal 12 marzo un primo pacchetto di 32 ore di sciopero generale di settori industriali, non essenziali, per ogni turno di lavoro, tale pacchetto è rinnovabile e può essere aumentato ben oltre le 32 ore a livello territoriale e aziendale.
Paolo Sabatini, USB Lavoro Privato Settore Industria
(qui la situazione ora per ora sul Coronavirus, qui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)