In tre ore 90 telefonate per “Vicenza sicura” nel primo giorno di attivazione. All’Urp 405 chiamate

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Sono state 90 le telefonate ricevute dal call center nelle tre ore del primo giorno di attivazione di “Vicenza sicura”, il servizio di tutela dei soggetti fragili del territorio promosso, per far fronte all’emergenza Coronavirus, dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Vicenza in collaborazione con Croce Rossa Italiana – Comitato di Vicenza e Cooperativa Promozione Lavoro e Confartigianato Vicenza.

A contattare i quattro operatori in servizio del call center (0444221020) questa mattina dalle 9 alle 12 sono state prevalentemente cittadini di età compresa tra i 65 e gli 80 anni (47). 13 avevano tra gli 81 e gli 89 anni, 12 erano under 64 e 4 under 90. In 14 non hanno dichiarato la propria età. 3 persone erano residenti in altri Comuni.

Tra i motivi della telefonata, 52 sono state le richieste di informazioni, 36 quelle di supporto e 2 quelle di emergenza sanitaria. Su 90 utenti, 21 hanno chiesto informazioni e l’attivazione di servizi estranei a quelli offerti dal servizio.

In 21 cittadini hanno chiesto di poter attivare il servizio di spesa domiciliare e consegna di farmaci, 7 quello della consegna pasti a domicilio, 4 quello di assistenza domiciliare, 4 il sostegno psico sociale, 2 l’emergenza sanitaria. 22 sono state le richieste di informazioni sulla mobilità e 6 su terapie mediche.

Tutte le richieste sono state prese in carico, esaminate ed evase. Per quanto riguarda quelle relative all’attivazione dei servizi messi a disposizione dall’iniziativa, i sei assistenti sociali della centrale operativa di “Vicenza sicura” hanno ricontattato le 32 persone aventi titolo a richiederli. Di queste, 19 hanno prenotato la spesa a domicilio e la consegna di farmaci; sette la consegna di pasti a domicilio, un cittadino l’assistenza domiciliare, due l’attivazione del servizio di emergenza sanitaria mentre tre il sostegno psico sociale.

Il servizio telefonico (0444221020), rivolto in particolare ad anziani e persone in fragilità socio sanitaria, che non hanno risorse familiari o rete di prossimità, e non sono in grado di far fronte autonomamente ai bisogni essenziali, sarà attivo fino al termine dell’emergenza, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 (martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30).

I servizi e attività al momento previsti sono la consegna di pasti a domicilio e l’assistenza domiciliare con operatori socio-sanitari (a carico, totale o parziale, del richiedente in base a quanto previsto dal regolamento delle prestazioni e dei servizi sociali); il trasporto gratuito per l’accompagnamento ambulatoriale, se indispensabile; la spesa a domicilio (a carico del richiedente sia il costo della spesa che l’eventuale addebito per il servizio di consegna, se richiesto dal supermercato); il ritiro gratuito delle prescrizioni dal medico di base; il supporto gratuito per pagamenti in posta (ad. es bollette, affitti ecc) (il servizio e’ gratuito, escluso naturalmente quanto dovuto per il pagamento e le spese postali previste); la messa a disposizione dell’elenco artigiani certificati a cura di Confartigianato (con la prestazione dell’artigiano a carico del richiedente); il sostegno alla solitudine.

L’amministrazione invita a diffidare di chi si propone per il servizio senza essere stato contattato dal cittadino.

405 telefonate all’Urp

Fin dall’avvio dell’emergenza Coronavirus, ha svolto un puntuale servizio informativo l’Urp, ufficio relazioni con il pubblico.

Sono state 405 le telefonate ricevute da lunedì 24 febbraio a venerdì 13 marzo dal call center dell’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) al numero 0444221360 (attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17) .

Molte le telefonate pervenuta anche da fuori Comune.

La quasi totalità delle richieste presentate dai cittadini agli operatori dell’Urp ha riguardato la necessità di chiarimenti sulle varie disposizioni emanate via via dalla presidenza del consiglio dei ministri e dalla Regione Veneto.

Tra le domande più frequenti: la possibilità di fare passeggiate o attività fisica all’aperto, l’apertura o chiusura di alcuni negozi o attività economiche (lavanderie, parrucchieri, estetiste, etc), la necessità o meno dell’autodichiarazione per fare la spesa o andare in farmacia, l’apertura dei mercati, le disposizioni relative alle scuole.

Altre richieste hanno riguardato dubbi sui casi rientranti tra le “situazioni di necessità” che legittimano gli spostamenti (trasloco imminente, stipula di un atto di compravendita, spostamento ricorrente dal domicilio alla residenza, etc).

Informazioni per i cittadini

L’amministrazione ha messo a disposizione dei cittadini una pagina informativa sul sito del Comune http://bit.ly/InformazioniCoronavirus contenente l’elenco dei siti web istituzionali (Ministero della salute, Istituto superiore della sanità, Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Regione del Veneto) e dei numeri utili (118, Numero verde Regione Veneto, Numero verde Ulss 8 Berica, numero Ufficio relazioni con il pubblico) per ottenere informazioni.

Nella pagina vengono via via pubblicati i testi delle disposizioni normative emananti dalla presidenza del consiglio dei ministri e della Regione Veneto.

E’ scaricabile anche il modulo di autodichiarazione per gli spostamenti.
La scheda informativa contiene inoltre le disposizioni dell’ordinanza del sindaco del 12 marzo 2020 sul divieto di accesso i parchi pubblici recintati e di stazionamento nelle aree verdi pubbliche.

È disponibile infine un’infografica che illustra le disposizioni ministeriali aggiornate al decreto dell’11 marzo 2020.