Coronavirus, Lorenzin (Apindustria): “lunedì io pago! Il fisco viene prima della salute?”

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Apindustria Confimi Vicenza invita le aziende che hanno i conteggi pronti e non sono già travolte da problemi di liquidità a sostenere le casse erariali e a non approfittare della situazione d’emergenza confidando in uno slittamento generale.

«È sconcertante – commenta Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Confimi Vicenza – che, alla vigilia della scadenza del 16 marzo, non vi siano ancora indicazioni ufficiali che sospendano (o rinviino di almeno un mese) dette scadenze. Il fisco viene prima della salute? Il messaggio che passa non è certo positivo ed incoraggiante, ma è vero che c’è il rischio di un crollo delle entrate erariali (che sarà comunque inevitabile nei prossimi mesi). Serve senso di responsabilità, che alla maggior parte degli imprenditori, quelli che resisteranno anche a questo ennesimo momento drammatico, non manca».

«Ci auguriamo – prosegue Lorenzin – altrettanta attenzione, da parte di Governo e Parlamento, a voler cogliere l’appello per un biennio a fisco ridotto dove tasse e burocrazia non siano la priorità. Le imprese italiane che sopravvivranno alla quarta recessione dal 2007 devono potersi dedicare – senza zavorra alcuna – agli aspetti produttivi e commerciali».

Al netto delle disposizioni contenute nei decreti d’urgenza già emanati e di quelli che saranno emanati per le scadenze di questi giorni, Confimi Industria ha già individuato alcuni adempimenti non indispensabili da eliminare o sospendere (plastic tax, sugar tax, durf e durc, stretta compensazioni, ISA, trasparenza contributi in nota integrativa, adeguamento nuove specifiche FE e RT, …) nonché soprattutto misure in grado di agevolare gli equilibri finanziari degli operatori (recupero immediato Iva fallimenti e insoluti anche ordinari, compensazione multilaterale crediti/debiti commerciali e stop reverse charge e split payment).