Coronavirus, riaprire rianimazioni di Schio e Thiene: l’appello di USB e PCI è un’occasione per Zaia…

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Coronavirus, riaprano le sale di rianimazione di Thiene e Schio
Coronavirus, riaprano le sale di rianimazione di Thiene e Schio

L’emergenza Coronavirus ci fa ricordare che in 10 anni sono stati tagliati in Italia 37 miliardi alla sanità pubblica. Così il sistema, in trincea contro il coronavirus, è arrivato all’appuntamento molto fragile e debilitato anche in Veneto (qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notiziesull’argomento, ndr).

Pochi sanno che se nel 2002 i posti di terapia intensiva in Veneto erano 1.176. Nel 2019, con l’accentuarsi della logica privatistica della sanità regionale, sono ridotti a 717 segnalando un preoccupante – 39%!

I posti letto del nuovo ospedale di Santorso, ad esempio, sono circa 400 rispetto ai 520 dei due ospedali dismessi di Schio e Thiene: 120 letti in meno!

Anche nel nostro territorio, un tempo un’eccellenza, le cose non sono più come prima. Questo non è il frutto di una qualche “cattiva persona”, ma il frutto di un sistema basato esclusivamente sul profitto.

Continuiamo a sentire che

“NON CI SONO PIU SOLDI”.

Ma ne siamo sicuri?

Fino ad oggi il Mose è costato 5,3 miliardi di soldi pubblici. Si stima che la spesa totale per il progetto potrebbe arrivare fino  7 miliardi, ma poi bisognerà pensare anche alla manutenzione.

Nato come modello di project-financing il costo della Pedemontana da 57,8 milioni di euro al chilometro è arrivato a un conto da 5 miliardi di euro!

NON CI SONO I SOLDI SOLO PER GLI OSPEDALI VICINI ALLA GENTE E ALLE ESIGENZE VITALI DEI CITTADINI?

L’11/03/2020 anche Zaia ha lanciato un accorato appello “a rimanere a casa” e spostarsi solo se necessario o per attività lavorativa visto che le strutture sanitarie non reggerebbero altri urti con la sanità privata che non è attrezzata per la rianimazione, forse solo perché meno profittevole.

L’accoglimento dell’appello per riaprire i vecchi ospedali di Schio e Thiene o, almeno, riattivarvi i servizi più urgenti come quelli delle sale di rianimazione sarebbe l’occasione per chi ha governato il Veneto negli ultimi decenni di dimostrare che sbagliare si può, con l’ospedale unico, utile solo per il profitto e le carriere di pochi, ma che correggersi è da veri amministratori pubblici!

Riaprire rianimazioni di Schio e Thiene

condividete con VicenzaPiù l’appello di USB e PCI Vicenza e Veneto

su FaceBook e scrivendo a cittadini@vipiu.it

Luc Thibault – Rsu USB Alto Vicentino Ambiente

Giorgio Langella  – PCI Federazione provinciale di Vicenza

Giovanni Coviello – direttore di VicenzaPiu.com

e tanti altri…