Verso le ore 03.10 di questa notte – riporta la Questura di Vicenza – la Centrale Operativa è stata contattata dalla ditta di vigilanza privata AXITEA, in quanto era scattato l’allarme anti intrusione presso la sede provinciale dell’Organizzazione Sindacale CGIL sede di Vicenza Via Vaccari 128. La Volante apprendeva dalla guardia giurata, di un soggetto incappucciato e dotato di torcia elettrica, che si aggirava all’interno dei locali.
Veniva infatti accertata la forzatura della porta d’ingresso (che risultava bloccata dall’interno), attraverso la quale il soggetto era riuscito ad entrare indebitamente nella struttura.
Dopo vari tentativi di aprire la porta, il presunto responsabile autonomamente apriva, permettendo agli Agenti anche della seconda Volante giunta in loco, di entrare nella struttura per una perlustrazione, durante la quale veniva accertata la forzatura e la manomissione del distributore automatico di alimenti e bevande (proprietà ditta ARGENTA), nonché la presenza sul pavimento circostante e lungo il corridoio di una grande quantità di monetine di piccolo taglio, poi recuperate e quantificante in circa 146 euro.
Il soggetto veniva identificato per L.P. 53 anni di Asiago, nullafacente, con numerosi precedenti di Polizia contro il patrimonio, risultava in possesso di un oggetto metallico a forma di uncino che gli veniva sequestrato: sull’uomo veniva eseguita una perquisizione che permetteva di recuperare altre monetine per un valore di circa 120 euro, occultate nelle tasche dei pantaloni e anche nei calzini.
L.P. veniva accompagnato in Questura, ed indagato in stato di libertà, per tentato furto aggravato nonché per la violazione del noto decreto dell’08.03.2020 (misure sul contenimento della diffusione del Covid19 e successive modifiche), ai sensi dell’art.650 c.p..
Durante il servizio svolto nella giornata di ieri, la Volante aveva modo di indagare in stato di libertà altre 6 persone, per la violazione del noto decreto dell’08.03.2020 (misure sul contenimento della diffusione del Covid19 e successive modifiche), ai sensi dell’art.650 c.p., e che all’atto del controllo non avevano saputo giustificare compiutamente il motivo per cui erano uscite di casa.