Centri per l’impiego, Il Gazzettino: Berlato d’accordo con la Cgil accusa Donazzan. Berlato: «Ha detto il falso in aula». Donazzan: «Si è messo fuori da maggioranza»

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Sergio Berlato: «L’assessore Donazzan ha detto il falso». Elena Donazzan: «Berlato si è messo fuori della maggioranza». Ecco sintetizzata la nuova puntata della saga Berlato-Donazzan, stavolta ambientata in Terza commissione consiliare e avente come protagonisti i quattrocento dipendenti dei Centri per l’impiego. Che, stando all’assessore Donazzan e al voto dell’aula consiliare, passeranno sotto Veneto Lavoro. E che invece Berlato, che presenterà al riguardo una proposta di legge, intende portare a lavorare direttamente in Regione.

Succede tutto ieri pomeriggio a Palazzo Ferro Fini. La Terza commissione presieduta da Berlato (Fratelli d’Italia) ha convocato i sindacati per parlare del trasferimento del personale dei Centri per l’Impiego dalle Province (che non hanno più competenze) all’ente regionale Veneto Lavoro. Berlato cita l’articolo 5 del Collegato alla legge di Stabilità, approvato dal consiglio regionale, così come emendato dall’assessore al lavoro Donazzan (Forza Italia). Berlato legge le carte: risulta che i sindacati erano favorevoli al passaggio dei lavoratori a Veneto lavoro, che hanno firmato un documento. I sindacati ribattono: non è così. Circola anche un volantino della Cgil che denuncia «il colpo di mano dell’assessore Donazzan», accusata di aver fatto «un vero e proprio blitz, su cui stiamo facendo un approfondimento legale, nel collegato alla legge finanziaria regionale esautorando la Terza commissione del consiglio dove è incardinata la legge di riforma delle politiche del lavoro». Apriti cielo. Berlato sventola le carte da cui risulta che l’assessore assicurava che in merito c’era un’intesa con i sindacati: «Allora l’assessore Donazzan ha dichiarato il falso in consiglio quando ha presentato l’emendamento al collegato alla finanziaria!». È così che l’esponente di Fratelli d’Italia annuncia l’immediata presentazione di una proposta di legge per portare i dipendenti dei Centri per l’impiego a lavorare in Regione, chiedendo ai colleghi della maggioranza di sostenerlo. Il Pd, con Graziano Azzalin, comunica che sottoscriverà subito il testo. Tra le file della Lega l’agitazione è palpabile.

«Berlato si mette fuori dalla maggioranza da solo», è la replica a distanza della forzista Donazzan. Che alla riunione non era presente, ma è stata immediatamente informata da alcuni consiglieri della Lega. L’assessore non si scompone: «Il passaggio dei dipendenti dei Centri per l’impiego in Veneto Lavoro è stata una scelta della giunta e quindi della maggioranza votata in consiglio regionale. Ho mandato una memoria ai colleghi. E chiaro che quello di Berlato è un fatto personale». E i sindacati? «Avrebbero preferito il passaggio dei dipendenti in Regione, ma hanno votato a favore della proposta di andare in Veneto Lavoro anche perché c’è una clausola di salvaguardia: qualsiasi cosa dovesse succedere a Veneto Lavoro, i dipendenti sono ipergarantiti perché passerebbero in Regione. E lì che la Cgil ha dato l’ok. Adesso si rimangiano le cose perché hanno problemi con i non iscritti?».

di Alda Vanzan, da Il Gazzettino