Le scriventi OO.SS. esprimono tutto il loro dissenso per i contenuti della delibera della Giunta Comunale sull’assegnazione dei gradi a parte del personale della Polizia Locale di Vicenza inquadrato in cat. “D”, per la palese discriminazione che tale atto comporta. La Legge Regionale, datata 2004, afferma che a tutto il personale inquadrato in categoria giuridica “D” va attribuito il grado di “Ufficiale”. Qualificata interpretazione della norma da parte della Regione Veneto, inoltre, ha chiarito che il corrispondente distintivo di grado deve essere individuato nei distintivi da Vice Commissario a Commissario, non prevedendo invece l’attribuzione di altri gradi decisi dalla Giunta su proposta del Comandante.
Infine, una delibera della Giunta Comunale del 2006 stabiliva già le modalità di progressione di grado in relazione l’anzianità di servizio. Legge e CCNL prevedono che a tutto il personale di Polizia Locale in cat. “D” sia attribuita la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria e che “tutte le mansioni ascrivibili a ciascuna categoria, in quanto professionalmente equivalenti, sono esigibili”.
Le scriventi OO.SS. hanno per di più da oltre un anno chiesto che si proceda all’immediata revisione dell’attribuzione dei distintivi di grado alla categoria degli Ufficiali non comandanti, tenendo ben distinti la parte legislativa (che spetta solo al legislatore ed è chiarissima) dalla parte organizzativa, che spetta al dirigente per la definizione di specifiche mansioni e ruoli.
La proposta fatta dal Comandate e la successiva delibera di Giunta, che non ha recepito le argomentazioni poste dalle OO.SS, non ha provveduto alla lettura di note sentenze, né si è preoccupata di quanto deciso e approvato in altri Comandi della Provincia e della Regione Veneto, sembrerebbe avere il solo scopo di mantenere inalterato un modello organizzativo che privilegia alcuni ufficiali escludendone altri, senza entrare nel merito delle problematiche del Corpo di Polizia Locale di Vicenza, senza risolvere alcuno dei problemi da tempo evidenziati, per trincerarsi dietro a giustificazioni che creano disagio, disequilibrio e che di fatto creano una spaccatura tra il personale (primo problema che si troverà sul tavolo la futura nuova Giunta).
Dispiace che ancora una volta (come per il trasloco per la creazione del Servizio Front Office) il Sindaco Achille Variati, a fine mandato, non si curi dei suoi dipendenti e che non trovi il modo di riconoscere il lavoro di chi, da sempre, si confronta con i cittadini e si pone al loro servizio. Dipendenti che da oggi si troveranno invece ad essere delegittimati da una delibera ad personam, sbagliata, discriminante, e che pregiudica ogni futura relazione sindacale ed apre una vertenza che non potrà che risolversi nelle aule dei tribunali.
Bellotto R. Cisl FP, Miglioranza G. Cgil Funzione Pubblica; Scambi C. UIl FPL e Chemello G. DiCCAP