Le ville di Vicenza: Ca’ Impenta

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Villa Trissino Muntoni è chiamata ca’ impenta, casa dipinta, per via degli affreschi, ora non più visibili, che decoravano la facciata, e si trova proprio in via Caimpenta a Vicenza. È una costruzione del Quattrocento.

La famiglia proprietaria, Balbi Venier, ha dato il nome a Ca’ Balbi, la strada attorno a cui è nato l’abitato di Bertesinella, il quartiere dove si trova la villa.

Annesso alla villa è l’oratorio dedicato alla Trasfigurazione di Nostro Signore, eretto agli inizi del Cinquecento e soggetto alla giurisdizione della parrocchia cittadina di San Pietro. Nel 1883 i Balbi Valier vi stabilirono a proprie spese una cappellania mansionaria con un sacerdote stabile, cui venne affidata l’assistenza religiosa degli abitanti della zona; durò fino al 1889, poi venne meno il contributo della famiglia patrizia e il piccolo oratorio fu temporaneamente chiuso; nel 1897, però, alle scuole comunali di Caimpenta – ormai la zona si stava popolando – venne assegnato quale maestro un sacerdote, che poté così anche svolgere il suo ministero religioso. Costruita nel 1922 la nuova chiesa parrocchiale della Madonna della Pace, l’antico oratorio padronale cessò definitivamente di svolgere le sue funzioni.

Durante l’insurrezione di Vicenza del 1848, in una sala della villa aveva sede il quartiere generale austriaco e nella notte dell’11 giugno vi fu firmata la resa della città tra il generale De Hess (il Feldmaresciallo Radetzky era a Longare) e il colonnello Albèri, plenipotenziario del generale Giovanni Durando. A ricordo dell’avvenimento venne murata una lapide con la seguente iscrizione

«In questa stanza
nel 10 giugno 1848
firmavasi la capitolazione di Vicenza
monumento di strenua difesa
seme di futura indipendenza»

Con decreto ministeriale del 5/7/1969 la villa è stata sottoposta a vincolo storico artistico architettonico; proprietà privata non visitabile

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