Il Coronavirus andaluso raccontato da Maurizio Mascarin, il pittore e giornalista vicentino bloccato in Spagna: Quedate en casa – Resta a casa

330

Maurizio Mascarin e il coronavirus andalusoQuedate en casa – Resta a casa”. Anche nel paese iberico da domenica 15 è scattata la quarantena per la pandemia di Coronavirus Covid 19. Che ha sorpreso gli andalusi e i molti turisti stranieri “svernanti” da settimane nel profondo sud ovest del vecchio continente. Fino a qualche giorno prima le TV e i media spagnoli parlavano solo del coronavirus in Lombardia, facendo credere che fosse solo una questione italiana.

E intanto a Cadice si teneva lo storico Carnevale, che richiama ogni anno decine di migliaia di persone. Tutti in festa, mascherati, tra tapas, cerveza e calici di tinto. Qui si faceva credere che la pandemia fosse affare di altri. La sensazione, non solo mia, è che le autorità tentassero di dribblare la questione per arrivare a celebrare la Settimana Santa, che in Andalusia vale più del Natale.

Poi, come un fulmine a ciel sereno, la cruda realtà dei fatti. Nel pomeriggio di venerdì 13 anche le autorità spagnole si son rese conto che era necessario intervenire. Drasticamente. E ora anche il premier Pedro Sanchez ha messo in atto le misure restrittive già adottate dall’Italia contro la diffusione del Coronavirus. Alla fine Madrid ha dovuto arrendersi. E dire come stanno le cose.

Puntare il dito per giorni sull’appestata Italia per esorcizzare il problema che stava in casa loro (a Madrid, in Galizia, a Malaga e Barcellona…) è stato un gioco tragicamente sciocco, infantile. Decisamente pericoloso. E ora che anche qui si contano le vittime e i contagiati, la Spagna è rinchiusa in casa. È tutto cerrado (chiuso). E la Guardia Civil non scherza, non fa sconti neanche al turista un tantino disorientato che prima era il benvenuto per gli euro che portava nelle casse del Paese e che ora deve arrangiarsi al meglio, come può. C’ è un tempo per tutto. Ma per un giro di tapas e cerveza nel chiringuito della spiaggia bisognerà attendere ancora un bel po’.

Vivo qui da turista nel buen retiro andaluso di Conil de la Frontera (l’autore di questi appunti di viaggio, Maurizio Mascarin, è un pittore e giornalista vicentino, ndr). Ma adesso è una sorta di soggiorno obbligato. Comunque resto, attendo gli eventi, mi metto il cuore in pace in modalità Zen”.

Conil de la Frontera, Cadice. Frontiere chiuse, voli per l’Italia bloccati (al momento fino al 25 marzo, ma il blocco quasi sicuramente sarà esteso). Che decisione prendere? Potrei andare con l’auto noleggiata a Barcellona, dove parte ancora una Grimaldi per Napoli, ma anche questa soluzione non è così semplice da adottare. Primo: da dove mi trovo sono più di mille chilometri e, a dir la verità, buttarmi dentro una nave ora non mi sembra tanto igienico e salutare. Secondo: ho noleggiato l’auto della FIREFLY a Malaga e, nonostante la situazione emergenziale per il Coronavirus, la vogliono riconsegnata all’aeroporto della Costa del Sol. Oppure, con un salato sovrapprezzo, a Siviglia. Della serie comprensione zero. E qualche vaffa all’operatore della FIREFLY mi è scappato di bocca. Normale, no?

Insomma, a conti fatti ho deciso che mi conviene stare in quel di Conil de la Frontera. Sarà la mia quarantena di fronte all’Oceano. Almeno vedo il mare che si muove, che mostra vita, energia. Ecco, come in un set cinematografico, il piano sequenza della mia giornata.

Io che dal poggiolino – che in questa situazione è un vero e proprio salvavita-  che conto la frequenza delle onde, il numero dei gabbiani che mi capitano a vista, che misuro il gioco pomeridiano delle maree che qui a Conil, per la presenza del Rio Salado, è più spettacolare che altrove. Per variare gioco, conto anche i cani che accompagnano in passeggiata breve gli umani lungo il Paseo Maritimo. È proprio così, non il contrario! Se non hai il cane c’è il divieto di passeggio. E se fossi a Vicenza a casa mia? Beh, vedrei gli angoli desolati di Santa Lucia e di Contrà Torretti. Meglio l’Oceano. Sic!

Alla prossima puntata

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirus in Italiaqui tutte le notizie di VicenzaPiu.com sull’argomento, ndr)

L’articolo Il Coronavirus andaluso raccontato da Maurizio Mascarin, il pittore e giornalista vicentino bloccato in Spagna: Quedate en casa – Resta a casa proviene da L’altra Vicenza.