Coronavirus e decreto “Cura Italia”, lunedì mattina conferenza stampa del sindaco Brugnaro

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

    Un ringraziamento a tutti coloro che col loro lavoro sono in prima linea per fronteggiare l’emergenza, ed un incoraggiamento ai cittadini che da casa stanno collaborando, seguendo tutte le prescrizioni di sicurezza fissate per circoscrivere il contagio ed arrivare al più presto al ritorno alla vita quotidiana.

    E’ cominciata così la lunga conferenza stampa tenuta questa mattina in streaming dal sindaco Brugnaro, assieme agli assessori comunali alle Politiche sociali, Simone Venturini, e al Bilancio, Michele Zuin.

    “Ora – ha spiegato Brugnaro – è tempo di raccontare bene ai cittadini quello che sta succedendo: viene scaricata sui comuni una responsabilità mai vista. Come Comune di Venezia dobbiamo, e vogliamo, fornire un apporto psicologico, di vicinanza e amicale ai nostri cittadini. Da oggi inizieremo un piano di comunicazione quotidiano su varie tematiche come trasporti, futuro lavorativo, reddito. Perché c’è un dopo, lo dico a tutti. Il mio vuole essere un messaggio positivo. Questa fase va gestita, noi vogliamo assistere le persone in questa fase per il futuro.”

Lo streaming della conferenza stampa

    Il sindaco ha poi elencato le varie azioni che vengono compiute quotidianamente contro il propagare del virus, a cominciare dalla sanificazione costante dei luoghi e dei mezzi pubblici.

    A parlare di quanto si sta facendo per le persone, in particolare delle fasce più deboli, è stato Venturini.

    “Da quando è cominciata l’emergenza, ovvero un mese fa, il 23 febbraio – ha spiegato l’assessore – pur in una situazione di crescente difficoltà, siamo riusciti a garantire i servizi essenziali alle persone più deboli. Uno sforzo grande, silenzioso, non volutamente urlato e comunicato. Sono circa un migliaio gli anziani che ricevono ogni giorno a casa loro la visita degli operatori socio-sanitari.

    E uguale attenzione è riservata per i 2.600 anziani delle nostre case di riposo. Ci siamo mossi anche per garantire i contatti con i familiari: l’amministrazione ha attivato contatti da remoto, anche attraverso iPad. C’è poi un lavoro che riguarda le persone fragili a casa, o perché anziane o immunodepresse, così come a quelle in quarantena che ne fanno richiesta: si sono attivate centinaia di persone della Protezione civile per consegnare la spesa a domicilio. C’è un impegno importantissimo anche sul fronte dei ragazzi, e degli adulti, disabili, che vengono seguiti a casa dai nostri operatori, così come per i 200 ospiti delle comunità-alloggio. C’è infine il mondo dei senza dimora: il nostro impegno è importante perché stiamo coprendo il dormitorio, i servizi di igiene, ed è ancora attivo il numero verde della Casa dell’ospitalità.”

Lo streaming della conferenza stampa

    Sul fronte economico è intervenuto l’assessore Zuin.

    “Come Comune e Città metropolitana – ha sottolineato l’assessore – non abbiamo smesso un giorno di lavorare, senza proclami, e sempre in trincea. Abbiamo pensato subito a mettere in sicurezza le società, perché non possiamo permetterci che salti il sistema. Abbiamo messo in atto misure di protezione del reddito seguendo questi obiettivi: sicurezza, salute lavoratori, tutela del lavoro. Siamo stati in trincea anche per mettere in sicurezza conti del Comune: ci vuole gestione del giorno per giorno, ma non dobbiamo perdere neanche la visione a medio lungo termine, perché dobbiamo assicurare che il Comune continui a erogare servizi per la città. Lo Stato però deve aiutarci, deve dare attuazione alle manovre economiche, c’è stato ritardo in questo. Le Casse integrazione e gli altri strumenti del decreto del 16 marzo devono essere attuati per tutto il sistema Italia. Bisogna che i 25 miliardi di euro, che comunque non basteranno, si concretizzino.”

    Brugnaro ha poi voluto nuovamente soffermarsi, e ringraziare coloro che sono “in prima linea”, dalle Forze dell’Ordine al personale sanitario, a tutte le persone chiamate a garantire i servizi essenziali, soffermandosi sul lavoro compiuto dalla nostra Polizia locale e dalla Protezione civile.

    “I volontari in azione – ha rilevato il sindaco – sono davvero numerosi, ma non è escluso che nei prossimi giorni non faremo un’altra ‘chiamata alle armi’ per rafforzare ancora di più il loro numero.”

    Sul fronte “trasporti” il primi cittadino ha spiegato che per salvare i conti dell’azienda pubblica è stato necessario, oltre che tagliare e riorganizzare le linee, ricorrere agli ammortizzatori sociali.

    “Nella realtà – ha proseguito il sindaco – stiamo facendo tanto, ma è meglio fare che dire. Stiamo raccontando perché vogliamo mostrare che il Comune c’è, eccome: perciò faremo diventare periodico questo momento di comunicazione.”

    Brugnaro ha infine guardato oltre i confini del nostro Comune.

    “Sul decreto Cura Italia – ha sottolineato – siamo molto preoccupati, perché per noi sul tema cassa in deroga e cassa integrazione non tornano i conti: sono stati messi cinque miliardi, ma, per nove settimane, crediamo ne servano almeno dieci. Inoltre ogni provvedimento ha un costo: per cui lancio un appello alle istituzioni italiani ed europee: serve mettere sul piatto più soldi per i provvedimenti che hanno inserito. All’Europa dico che non basta che ci dicano che stiamo affogando e ci augurino di saper nuotare: l’Europa deve darci eurobond e liquidità che l’Italia non ha. Io, noi, ci rendiamo disponibili con il Governo per sederci per fare i conti ed essere d’aiuto per costruire una manovra economica che abbia i numeri per coprire tutti. L’Europa dia la liquidità al Paese, non basta lasciare che si faccia debito pubblico, un debito che pagheranno le giovani generazioni.”

    L’ultimo appello di Brugnaro è per Venezia: “invito il Governo a darci i soldi che avevamo chiesto, i 150 milioni per 10 anni dopo l’acqua alta. Perché ad ottobre il rischio che Venezia venga di nuovo sommersa tornerà, e il Mose deve essere in quel momento, già concluso.”