Nei giorni scorsi, l’assessore Tosetto – è scritto in una interpellanza che pubblichiamo di Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza – ha presentato un progetto di collaborazione tra Comune, Caritas e San Vincenzo per fornire accoglienza diurna all’interno di una tensostruttura, posta nel piazzale del Teatro Astra, a tutti coloro che non dispongono di un tetto sopra la testa e che non usufruiscono dei ricoveri istituzionali.
Senza dubbio, l’iniziativa è originata dalle migliori intenzioni, ma rischia di non essere ancora sufficiente e soprattutto, di mancare l’obiettivo principale: ossia, evitare che in tempo di emergenza Coronavirus alcune persone vadano a zonzo per la città mettendo a rischio l’incolumità propria e quella degli altri.
Infatti, così facendo s’incorre in due diversi problemi: il primo è quello di concentrare in un unico luogo una trentina di persone con tutti i rischi che ne conseguono, il secondo è di ritrovarsi con quegli stessi individui che, nelle ore notturne, vagano per la città abbandonati a sé stessi.
In ragione di ciò mi sento di sostenere in maniera convinta l’Appello diramato oggi da un buon numero di volontari delle unità di strada e di operatori del sociale, che chiedono di reperire degli ambienti protetti e circoscritti per un numero relativamente piccolo di persone, ove far confluire i senza tetto, sia di giorno che di notte, e per tutto il tempo necessario a superare l’emergenza sanitaria.
Tutto ciò considerato si INTERPELLA il Sindaco e l’assessore Tosetto affinché:
? Si mettano a disposizione di queste persone delle piccole unità immobiliari, chiedendo la disponibilità dei privati o delle parrocchie (si pensi alle molte canoniche inutilizzate).
? Si valuti la possibilità, di concerto con la Protezione Civile nazionale, di reperire alloggi all’interno degli Alberghi momentaneamente chiusi.
Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza
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