Coronavirus, protocollo con Salute Solidale per “triage telefonico” dei senza fissa dimora

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Un protocollo sottoscritto dal Comune di Vicenza con l’associazione Salute Solidale risolve il delicato aspetto del triage telefonico per i senza fissa dimora che, non avendo di fatto una residenza, sono privi del medico di base.

L’accordo, approvato oggi dalla giunta comunale riunita in video conferenza, sarà operativo fin da domani, garantendo agli operatori delle strutture per i senza fissa dimora di contra’ San Marco, della Casa San Martino di contra’ Torretti e del piazzale del Teatro Astra, di poter contare sulla reperibilità telefonica di un medico di medicina generale dalle 8 alle 20 di ogni giorno.

“Con questa iniziativa che per il Comune è a costo zero grazie alla disponibilità dei medici volontari dell’associazione Salute Solidale – dichiara il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Matteo Tosetto – mettiamo a segno un altro importante step della complessa gestione dell’emergenza riferita alle categorie più fragili. Dopo aver pianificato con Caritas e San Vincenzo l’accoglienza controllata dei senza fissa dimora all’albergo cittadino, dove sono accolti i residenti che quindi hanno il medico di riferimento, e nelle strutture di contra’ San Marco, contra’ Torretti e del piazzale del teatro Astra, serviva infatti prevedere un tempestivo triage telefonico anche per chi il medico di base non ce l’ha, a tutela degli ospiti, degli operatori e più in generale contro la diffusione del virus in città. A questo proposito, peraltro, voglio rassicurare i residenti della zona del Teatro Astra sia rispetto alle sanificazioni quotidiane dell’area, ed in particolare dei servizi igienici, sia sul fatto che la struttura allestita nel piazzale sarà smontata non appena superata la fase emergenziale”.

“La nostra associazione – ricorda il medico chirurgo Marina Savastano, presidente di Salute Solidale – è nata nel 2014 per offrire assistenza sanitaria gratuita ai non abbienti. E’ stato quindi del tutto naturale rispondere alla chiamata del Comune in un momento così difficile, in cui per chi non ha una casa diventa ancora più complesso rispondere alle disposizioni previste ed evitare situazioni di rischio per se stesso e per la comunità”.

Secondo quanto previsto dal protocollo, compilando il registro quotidiano delle presenze gli operatori delle tre strutture annotano anche la temperatura corporea degli ospiti. In caso di presenza di sintomi o di situazioni a rischio infezione, gli operatori contattano telefonicamente i medici volontari di Salute Solidale che attivano il triage telefonico con l’interessato e con gli stessi operatori. Alla stregua del medico di base, in caso di sospetta infezione il medico volontario allerterà il Servizio di igiene pubblica e la gestione della persona passerà quindi all’Ulss 8.