La somma stanziata dall’azienda sarà destinata a supportare l’Ospedale di Vicenza nell’acquisto di dotazioni per la protezione del personale sanitario e di strumentazioni utili per la cura dei pazienti affetti da COVID-19. Sul fronte interno il Gruppo ha stipulato una polizza assicurativa a tutela della salute dei propri dipendenti
Gruppo Mastrotto, prima azienda conciaria in Europa, ha scelto di supportare la Fondazione San Bortolo, associazione senza scopo di lucro attiva nella raccolta fondi a favore dell’ospedale vicentino, e di contribuire al contrasto dell’emergenza sanitaria COVID-19, donando 100mila euro utili per l’acquisto di materiali utili alla protezione del personale sanitario e di strumentazioni mediche destinate all’Ospedale San Bortolo di Vicenza.
La donazione si inserisce in un’iniziativa più ampia che, grazie al contributo di privati e aziende, ha portato la Fondazione a raccogliere fino a oggi oltre 2 milioni di euro. Di questi, circa 500mila euro sono stati impiegati per l’acquisto di materiale protettivo per il personale sanitario, mentre il restante sarà utilizzato per comprare macchinari e strumentazioni, come i ventilatori polmonari, indispensabili per il trattamento dei malati.
«Siamo grati al Gruppo Mastrotto per questo importante contributo – commenta il Presidente della Fondazione, Franco Scanagatta – che porta a oltre 2 milioni di euro la cifra che la Fondazione San Bortolo è riuscita a raccogliere per far fronte a questa emergenza e che rappresenta certamente un atto di attenzione al proprio territorio e di coraggio, se teniamo conto dell’impatto anche economico che l’epidemia di COVID 19 sta avendo, e avrà, su tutto il comparto produttivo. Non è la prima volta che il Gruppo è vicino a noi e all’Ospedale di Vicenza e anche in questa occasione non ci ha fatto mancare il suo appoggio. Il nostro augurio è che questa donazione, come quelle di altre aziende che ci stanno supportando, possa essere di esempio e incentivare altre realtà industriali del territorio, ciascuna per le proprie possibilità, a sostenerci. Abbiamo già impiegato 500mila euro nell’acquisto di materiale protettivo per il personale sanitario, dalle mascherine, ai guanti, ai camici e sono in arrivo anche macchinari fondamentali per l’assistenza ai pazienti come i ventilatori polmonari. Il generoso contributo di Gruppo Mastrotto, unito a quello di tutti i soggetti che a vario titolo ci stanno sostenendo, sono certo che ci aiuterà a superare, tutti insieme, questo momento difficile».
Un’attenzione particolare, poi, è stata riservata da Gruppo Mastrotto ai propri dipendenti che potranno usufruire di un’assicurazione sanitaria specifica in caso di diagnosi positiva al COVID-19. Oltre a un indennizzo economico, l’assicurazione prevede anche la copertura dei trasporti dalla propria abitazione all’ospedale o ad altro istituto di cura, follow up sanitario a seguito del ricovero, supporto per la gestione famigliare tra cui l’invio di un collaboratore domestico, l’assistenza di eventuali figli minorenni e la consegna della spesa a domicilio.
«In questo particolare e delicato momento storico il CdA del Gruppo Mastrotto ha voluto manifestare la vicinanza ed il supporto ad una delle eccellenze della nostra Regione, l’Ospedale San Bortolo di Vicenza, che come tutte le strutture ospedaliere del Paese è impegnato in prima linea contro il virus. Lo abbiamo fatto, come in altre occasioni, attraverso la Fondazione San Bortolo Onlus e la raccolta fondi da essa avviata – spiega Chiara Mastrotto, Presidente del Gruppo Mastrotto -. Come azienda ci siamo sempre impegnati, nello spirito dei nostri fondatori Bruno e Santo, a sostenere le realtà locali rispondendo a diverse esigenze, che fossero sanitarie, sociali o culturali, e credo che, a maggior ragione in circostanze di emergenza come quella che stiamo vivendo, il mondo imprenditoriale debba essere vicino al proprio territorio, manifestando solidarietà e sostegno. Sul fronte interno abbiamo voluto tutelare il più possibile i nostri dipendenti in un momento così difficile e la stipula di questa assicurazione va proprio in questa direzione. È il momento di serrare i ranghi, di fare tutto ciò che è possibile per uscire rapidamente dall’emergenza, per poi ripartire con forza e determinazione non appena le condizioni lo consentiranno».