Ipab, Usb: positivi al covid anche in altre case di riposo della provincia

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Sciopero USB e Usb Veneto (foto di repertorio)
Sciopero USB e Usb Veneto (foto di repertorio)

Certo e per fortuna – è scritto in una nota dell’Unione Sindacale di Base – non siamo a livello dei casi da covid 19 come quelli della provincia di Treviso ma purtroppo anche in alcune case di riposo del vicentino ospiti e operatori hanno iniziato a risultare positivi.

Questo non solo a Vicenza città ma anche in altre case di riposo della provincia sia nell’alto vicentino sia nel sud ovest. All’IPAB di Vicenza siamo già a 13 pazienti infettati piu’ 2 operatori, ma sono molti i tamponi dei quali si aspetta l’esito. All’IPAB di Vicenza si sono recati gli esperti dell’ Ulss 8 BERICA per organizzare gli eventuali isolamenti.

Meglio tardi che mai recita il proverbio. Ma questa situazione con maggior attenzione in tutti i passaggi si poteva evitare. E soprattutto sono mancati da subito gli strumenti necessari per tutelare gli ospiti e i dipendenti.

Le mascherine chirurgiche infatti non sono sufficienti a proteggere chi lavora con pazienti a rischio e la formazione specifica è insufficiente. Ora però è importante che non si facciano ulteriori errori. Ospiti e operatori devono essere salvaguardati.

Il timore è che in tutte le IPAB e le RSA che accolgono anziani ci siano enormi difficoltà e che le istituzioni si stiano occupando di più della gravissima situazione degli ospedali.

Ma sottovalutare i rischi nelle strutture per anziani rischia di essere un errore che produrrà terribili conseguenze sul piano sociale e sanitario. Un ennesimo segnale della fragilità del sistema sociosanitario regionale in parte privatizzato se ci riferiamo alle case di riposo e alle RSA.

Oltre alle case di riposo private, ampiamente cresciute proprio grazie agli aiuti regionali ormai ogni IPAB ha al suo interno reparti appaltati a privati. L’obiettivo di USB è evitare che l’epidemia abbia effetti dirompenti e tragici dentro le RSA, vista la fragilità della popolazione in età geriatrica.

Ci vogliono protocolli rigidi per tutte le case di riposo. Non ci deve essere promisquita’ nei reparti e se non esistono reparti di isolamento non vanno attivati nuovi ingressi.