Automobilisti attenti alle polizze auto, sia che riguardino il vostro veicolo, sia che vi vengano mostrate da qualcuno con il quale magari avete appena avuto un incidente.
E’ sempre più alto il rischio di venire truffati. Si fanno strada infatti fenomeni pericolosi come
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falsificazione di documenti assicurativi
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vendita di polizze assicurative auto, chiamate anche ”economiche” che nella realtà sono prive di efficacia, se non addirittura inesistenti.
Come inesistente può essere la compagnia asssicurativa.
I consumatori scoprono di non avere un’assicurazione valida quando non vedono arrivare il tagliando dalla compagnia, o peggio quando vengono resta coinvolti in un incidente stradale. A volte sono le forze dell’ordine a scoprire l’irregolarità durante un controllo: in questo caso viene applicata la sanzione prevista dall’articolo 193 del Codice della Strada, che prevede anche il sequestro del mezzo.
Per questo motivo è necessario essere molto attenti. Fortunatamente alcuni elementi di queste truffe sono comuni e ricorrenti:
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i truffatori spesso usano la stampa locale (giornali di quartiere o volantini) per reclamizzare le “polizze auto economiche”;
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questi annunci sono quasi del tutto uguali a quelli delle compagnie assicurative più conosciute e famose;
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in genere la pubblicità promette polizze assicurative a prezzi molto più bassi di quelli che il potenziale cliente sta pagando attualmente o che ha pagato in passato;
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alcune pubblicità non indicano il nome della assicurazione o del broker (professionista che, non vincolato da legami con le Compagnie di Assicurazioni, interviene nel rapporto assicurativo rappresentando gli interessi del cliente e vendendo perciò polizze di diverse compagnie). Quando il nome viene indicato, molto probabilamente è usato in modo fraudolento o è falso;
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i truffatori pubblicizzano la vendita delle polizze assicurative auto assieme ad altre attività.
Ma come funziona questo meccanismo di truffa e raggiro?
Primo esempio: dati taroccati
Una persona si spaccia per un agente assicurativo o un broker e si offre di trovare una polizza assicurativa ad un prezzo molto più basso di quello che si sta pagando o che è stato proposto da altri.
Questo individuo chiede una commissione per il servizio reso. Una volta raccolte tutte le informazioni sulla vita automobilistica del consumatore, telefona ad una compagnia di assicurazioni autorizzata spacciandosi per l’automobilista e si fa fare un preventivo.
Per ottenere una tariffa più bassa il finto broker ha fornito alla compagnia delle false informazioni. Il consumatore ignaro paga il premio alla compagnia di assicurazioni e riceve il tagliando che testimonia la sottoscrizione della polizza.
Nella realtà, l’individuo con cui il consumatore ha trattato non è un agente o un broker assicurativo autorizzato. Infatti agenti e broker, con regolare licenza, non chiedono alcuna commissione perchè vengono retribuiti direttamente dalle compagnie stesse. In questo caso la polizza di assicurazione non è valida perchè alcune informazioni sono false.
Secondo esempio: compagnia o assicuratore fantasma
Un annuncio pubblicitario garantisce una polizza assicurativa auto a un prezzo molto inferiore a quello di mercato, oppure offre una copertura assicurativa gratis per alcuni mesi.
Quando si chiama il numero telefonico indicato nella pubblicità si ottine un preventivo. Se il preventivo viene accettato verrà richiesto il pagamento tramite bonifico o attraverso un servizio elettronico, oppure il truffatore chiederà un incontro di persona per il pagamento in contanti.
Nella realtà, la polizza di assicurazione non esiste perchè non è mai stata stipulata e l’individuo che si è contattato ha solamente intascato i soldi.
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Caratteristiche del contrassegno di assicurazione:
Misure – larghezza 80 mm. e lunghezza 76 mmm.
Stampa – in litografia su carta da 70 gr/mq.
Colori – resistenti al sole – fregio blu ( esterno ) e terra di Siena ( interno ) – fondo giallino e testo in nero.
Zone per dati – stampati in mille righe.
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RICORDARE che
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è illegale guidare senza una copertura assicurativa valida, anche se questo avviene in conseguenza di una truffa;
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è dovere del consumatore accertarsi di possedere una polizza valida, acquistata da un agente o da un broker autorizzato o da una compagnia di assicurazioni autentica;
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il danneggiato coinvolto in un incidente stradale con un’auto non assicurata dovrà affontare procedure di risarcimento più complicate;
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falsificare i documenti assicurativi (o guidare con documenti falsificati) comporta una sanzione da 868,00 a 3.471,00 euro, il ritiro della patente per un anno e il sequestro finalizzato alla confisca del veicolo.