Decreto Liquidità, Bonomo (Confartigianato): “difficile spiegare provvedimenti non ancora pubblicati”

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“Ogni volta che il Governo fa annunci serali non seguiti da provvedimenti concreti e certi, nero su bianco, i nostri uffici, oltre 140 sparsi per il territorio regionale, vengono letteralmente subissati di telefonate di chiarimento a cui, purtroppo, non riusciamo a dare risposta”. Ad affermarlo Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto.

“Per dare un giudizio e soprattutto per poter dare le informazioni giuste alle nostre decine di migliaia di soci, abbiamo bisogno dei provvedimenti. Documenti che possano essere letti, interpretati e quindi valutati -prosegue-. Ciò premesso, l’ipotesi di una garanzia dello Stato al 100% sui prestiti alle piccole imprese, fino ad un massimo di 800mila euro (in base la fatturato) è una possibilità non ordinaria che l’Unione Europea ha concesso e che il Governo ha positivamente utilizzato. Ci preoccupa però -e qui bisognerà leggere bene quello che il Decreto prevederà- che le imprese che avranno necessità di accedere a importi superiori a 25 mila euro, debbano fare in banca la trafila degli ordinari esami di sostenibilità economico finanziaria e di verifica andamentale”.

Bonomo aggiunge il dubbio che “le banche ital

iane siano in grado di fare l’analisi del merito di credito per tutte le richieste di prestiti per liquidità per importi sopra i 25 mila euro, visto che hanno ridotto il personale, sono aperte al minimo con tanto personale a casa in smart working, stanno faticando a ‘lavorare’ le richieste di sospensione dei mutui, dovrebbero trattare gli anticipi di cassa integrazione e sospensione dal lavoro. Con il rischio che quando saranno in grado di dare la risposta non sia più in vita aziendale chi ha presentato la domanda”.

“Non dimentichi nessun italiano –prosegue– che, a fronte della garanzia statale, ci sta l’impegno diretto, personale e patrimoniale, di ogni donna e uomo che fa impresa, a rischio e senza tutela, di contrarre un debito con una banca per tenere in vita, sul mercato, un’attività che dà lavoro e reddito a tante, tantissime famiglie. Comprendo tutta la prudenza, ma questo è il momento del coraggio”.

“A proposito di Europa –conclude Bonomo– riprendendo la dichiarazione del premier Conte relativa alla necessità di emettere degli Eurobond ribadisco che, in questa inedita circostanza, l’Europa non può perdere l’occasione per dare un senso al suo essere Comunità superando inutili e dannosi nazionalismi. Le risorse stanziate a favore dei Paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria si riveleranno lo strumento che conferirà valore a sussidiarietà e mutualismo, pilastri fondanti di una Comunità di Stati”.


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