Decreto liquidità, Bonomo: “Servono: tempi certi, burocrazia al minimo e tetto finanziamenti senza preventiva valutazione a 50mila euro”

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Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete
Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete

Prestiti alle imprese con garanzia dello Stato dal 90% al 100% per PMI e partite IVA; finanziamenti senza preventiva valutazione fino a 25.000 euro. Requisiti, limiti e novità sono contenuti nel testo del Decreto Liquidità, fresco di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che subordina però l’attivazione delle misure all’approvazione da parte dell’UE.

“L’intero DL è subordinato alla spada di Damocle della Commissione Europea –afferma Agostino Bonomo Presidente della Confartigianato Imprese Veneto-. Questo modifica le condizioni e la possibilità di accedere a determinate misure, ad esempio l’accesso per finanziamenti sino a 25.000 con coperture al 100%. In questo momento per un impresa è impossibile valutare il percorso più conveniente e le condizioni. Siamo in una situazione straordinaria e, al momento, vediamo interventi che rischiano di essere troppo lenti rispetto alle necessità”.

“Ci preoccupano anche i tempi e la burocrazia. C’è ancora molta ordinarietà di procedure –afferma-. Ad esempio le prestazioni coperte al 100% dovranno essere davvero rapide ma temiamo un intasamento dei circuiti bancari o del fondo centrale per la valutazione delle domande visto anche l’ampio ricorso dello Smart working da parte degli sportelli bancari. E per le richieste non garantite al 100% le procedure di valutazione sono quelle ordinarie. Il tetto attuale della copertura al 100%, limitato all’importo di 25mila euro inoltre, dovrebbe essere alzato a 50mila. Abbiamo stimato con un recente sondaggio su 3.600 MPI del Veneto, che un 38,4% valuta il suo fabbisogno tra i 10 e i 25mila euro, il 21,4% tra i 25 ed i 50mila ed un ulteriore 18,6% importi superiori ai 50 mila. Estendendo dai 25 ai 50 potremmo soddisfare con procedura semplificata e assicurazione al 100% i due terzi del fabbisogno iniziale delle nostre imprese”.

“Evidenzio –conclude Bonomo– un ultimo tema, quello dei possibili costi di istruttoria e gestione pratica. Almeno su quelle con copertura al 100% e zero valutazione del fondo centrale sarebbe auspicabile un un costo a forfait calmierato. Ci aspettiamo di più su calmieramento di commissioni e spese istruttoria”.