Youpol App della Polizia, ora si possono segnalare anche i casi di violenza domestica

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Con l’App Youpol della Polizia di Stato si possono segnalare anche i casi di violenza tra le mura di casa. I messaggi vengono inviati in tempo reale e già provvisti di georeferenziazione. Resta sempre attivo comunque 24 ore al giorno anche il numero 1522. L’applicativo, nato dalla convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android. Ecco le informazioni dalla Polizia e dal Ministero della Salute

Youpol, l’app realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.

L’estensione dell’applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo in avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale siamo costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.

L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti.

È inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il NUE e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della questura.

Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla sala operativa della questura competente per territorio.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.

Anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa –  può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.

Trasmettere segnalazioni che vengono automaticamente georeferenziate

L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti.
È inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il NUE e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della questura.
Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla sala operativa della questura competente per territorio.

Per chi assiste alle violenze è possibile anche la segnalazione anonima

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.


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