Mura scaligere di Vicenza, avviati i lavori di restauro alla torre 2 in contra’ Mure della Rocchetta

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Restauro delle mura scaligere: è la volta della torre numero 2, il manufatto assai degradato che si trova di fronte all’edificio del genio civile in contra’ Mure della Rocchetta. Sono infatti iniziati i lavori di consolidamento strutturale e rifacimento della copertura, che, da contratto, si concluderanno entro marzo, per un costo complessivo di 195.547 euro. L’unica a forma quadrangolare a differenza delle altre sette che vanno dal castello della Rocchetta fino a porta s. Croce (tutte a base pentagonale scudata con lo sperone rivolto verso l’esterno della cinta muraria cittadina), la torre, compresa tra edifici privati, versa in uno stato di conservazione critico e presenta una situazione di degrado generalizzata, soprattutto sul lato verso il centro città.
I lavori appena avviati infatti – che rientrano nell’ambito del recupero delle mura di viale Mazzini, progetto di quasi 8 milioni di euro – provvederanno ad un consolidamento strutturale della torre scaligera, mediante carotaggi volti all’inserimento di barre in acciaio inox, mentre, in corrispondenza delle lesioni più significative, verrà attuata la tecnica del “cuci/scuci”, utile a rinsaldare i mattoni nelle posizioni originarie. Verrà inoltre rifatta la copertura a due falde con coppi, sostituendo la struttura lignea di sostegno, e saranno realizzate due scale in legno per collegare i tre livelli, con fattura analoga a quella rinvenuta in un’altra torre. Verranno rifatti i serramenti esterni, in acciaio, e l’impianto elettrico con tubazione in rame a vista. Completeranno il recupero una pulizia generale, la rimozione dei ganci, delle staffe di ferro, dei vecchi pluviali e dei canali di gronda.
Con il restauro, peraltro, verranno riaperte le porte laterali poste al secondo piano, a livello del cammino di ronda, offrendo così una prospettiva ormai dimenticata verso la città. Verranno riaperte anche le arciere superiori poste a fianco delle porte, dando così modo di apprezzare l’artificio militare che difendeva la porta di collegamento tra il cammino di ronda e la torre senza esporre il soldato alle frecce nemiche, o forse soltanto per consentire alla sentinella di vigilare senza esporsi alle intemperie, ma tenendo d’occhio l’ambito circostante.
La ditta che si è aggiudicata i lavori tramite gara, in base all’offerta economicamente più vantaggiosa, oltre a garantire di completare le opere entro marzo (con 125 giorni di anticipo rispetto ai 180 previsti in progetto), ha offerto 100 mesi di manutenzione all’immobile e il miglioramento dell’impianto illuminotecnico.