Persone in giro senza mascherina, lo sfogo della dr.ssa Angela Fiorotto: “leggerezza criminale, rischiamo di tornare indietro”

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Dr.ssa Fiorotto con mascherina
Dr.ssa Fiorotto con mascherina

Di seguito pubblichiamo lo sfogo sull’uso della mascherina diffuso sui social della dr.ssa Angela Fiorotto, medico veneto che lavora in un ospedale dell’Ulss 9

Sono un medico che lavora in terapia semiintensiva in un reparto COVID. Mio marito lavora in SUEM, costantemente esposto al Coronavirus. Abbiamo raggiunto sensibili progressi, questa mattina trovare il reparto quasi “pulito” mi ha dato una gioia indescrivibile dopo aver curato moltissime persone in questo drammatico periodo, ed averne dovute accompagnare troppe, strappate alla vita e alle famiglie.

Questa sera ho fatto la solita passeggiata intorno all’isolato con il nostro cane, armata di mascherina, guanti e biscottini… Bali si è avvicinato ad un gruppetto di persone, senza mascherina e pericolosamente vicine tra loro. Scusandomi mi sono presentata, gentilmente ho raccomandato di indossare la mascherina e di non sottovalutare questa bestia.

Abbiamo proseguito fino al secondo crocchio di persone, senza mascherina e pericolosamente vicine, solita presentazione, solito invito… “ce l’ho in macchina” è stata la risposta, “sì, ma non ce l’ha addosso, e così non va bene”. Le ultime persone incrociate prima di rientrare parlavano vicine, una con la mascherina sotto il mento, l’altra a viso scoperto… mi sono cadute le braccia, stesso discorso. “Ha ragione” la risposta.

Sono rincasata delusa, amareggiata e arrabbiata, e mi vergogno a dire che presa dallo sconforto ho pensato ad alta voce “ma chi me lo fa fare di lavorare fino a 12 ore al giorno coperta di plastica mangiando e bevendo in un’unica pausa se c’è ancora in giro gente così?”.

Se questa è la realtà attuale rischiamo seriamente e rapidamente di tornare indietro, e molto peggio di prima, perché dopo questi terribili e pesantissimi mesi le risorse e le forze di chi come noi ha dato massimo impegno, anima e cuore giorno dopo giorno in questa estenuante guerra sono a dir poco provate.

Usare la mascherina non è sacrificio, non è fatica, non è difficile. Non indossarla è un atto di superficialità inaccettabile, di dolosa incoscienza, di disumana irresponsabilità. Ed è una leggerezza criminale.

Continuerò con ogni mia energia a farmi i fatti vostri, perché i fatti vostri sono i fatti miei, sono i fatti di tutti e sono soprattutto i fatti di coloro che purtroppo si ammaleranno, che perderanno la salute, la vita ed i propri cari.


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